Il telelavoro a sostegno della conciliazione famiglia lavoro

Il telelavoro in un momento di crisi affossa il lavoro o lo crea? Perché molte aziende non lo ritengono più una via valida per conciliare famiglia e lavoro? Una ricerca italiana cerca di scoprire perché!

Il telelavoro a sostegno della conciliazione famiglia lavoro

La conciliazione dei ritmi tra famiglia e lavoro è un argomento trasversale che spesso viene ritenuto interessante solo per coloro che sono genitori. In realtà però un giusto equilibrio tra impegni lavorativi ed extralavorativi riguarda anche coloro che devono e vogliono sostenere i propri genitori, oppure che desiderano coltivare altre attività o che hanno responsabilità familiari nei confronti del proprio partner. Il telelavoro può essere una possibile via per un miglioramento del proprio stile di vita?

 

Il (tele)lavoro, la famiglia e la crisi

In un momento di crisi, questo discorso potrebbe sembrare molto poco opportuno. Siamo ormai abituati a vedere le persone fare carte false per ottenere un lavoro e qualcuno vede nel telelavoro solo una comoda possibilità per fare meno. Questo perlomeno è quello che sembra trapelare dalle scelte di alcune note e potenti società, come Yahoo!, che lo scorso anno ha eliminato questa possibilità che rendeva la vita un po' più semplice soprattutto alle neomamme. Ciò che forse non si considera adeguatamente sono i vantaggi secondari che investono vari livelli: individui (più sereni e produttivi), azienda (limitazioni di alcuni costi e dipendenti più felici) e società (maggiore inserimento lavorativo di alcune fasce della popolazione).

 

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Dov'è il trucco?

Se i vantaggi sono tanti perché il telelavoro stenta a decollare, soprattutto in alcuni paesi?  Probabilmente uno dei problemi risiede nella mentalità dell'ufficio come luogo perfetto sia per svolgere un lavoro, sia per esercitare un certo controllo, anche se probabilmente ognuno di noi ha avuto il piacere di osservare un collega "scaldare la sedia" per giorni e giorni. Un altro possibile limite è insito nella modalità di attuazione, cioè non pensare adeguatamente a come utilizzare il telelavoro: per quali persone, per quali mansioni e con quali modalità. Sotto lo stesso nome ci sono tanti modi di lavorare a distanza: il telelavoro può essere full o part time, può essere caratterizzato dalla necessità di andare dal cliente e può essere legato a progetti (con valutazione a termine) o a pratiche quotidiane.

La ricerca

Ed eccoci ad un progetto tutto italiana che prova a trovare una risposta grazie alla collaborazione dell'Università Cattolica di Milano, dell'associazione Ester e della Fondazione Cariplo. L'obiettivo della ricerca è quello di ricostruire la percezione che i lavoratori (aventi caratteristiche differenti sia a livello personale, sia a livello lavorativo) e i loro datori di lavoro hanno del telelavoro come strumento di conciliazione, per individuare l'ostacolo ad un uso più esteso ed utile dello stesso. La seconda parte dello studio ha un'anima più propositiva perché si propone di analizzare i casi di successo al fine di definire delle buone pratiche da diffondere sul territorio per lavorare sempre meglio.

 

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