Stereotipi: si cancellano?

Gli stereotipi sono il frutto di un meccanismo di pensiero "normale" che ci aiuta nella vita sociale. A volte però vengono estremizzati e i loro effettivi da benèfici diventano nocivi. Quando non funzionano più gli stereotipi si cancellano?

Stereotipi: si cancellano?

Uno stereotipo è una generalizzazione di alcune caratteristiche (generiche) a tutti gli appartenenti ad un gruppo. Sono il frutto di un meccanismo cognitivo del tutto funzionale ed utile che è la categorizzazione.

La categorizzazione opera per semplificare la realtà: astrae delle somiglianze e le generalizza; in questo modo possiamo agire nel mondo senza fermarci a considerare ogni specificità.

Questa tendenza, nella maggior parte delle volte, ci assicura una certa velocità di azione. Ecco perché è difficile che gli stereotipi si cancellino.

 

Stereotipi e categorizzazione

Abbiamo capito come opera la categorizzazione. Se pensiamo alle persone (categorizzazione sociale) ciò significa considerare tante sfumature (di comportamento, di personalità, ecc) come equivalenti e associare a tutte le persone con determinate caratteristiche le stesse specificità.

Non è difficile, basta provare a rispondere a queste domande pensando a uomini e donne: chi guida meglio? Chi non chiede informazioni stradali anche se sta girando a vuoto da un'ora?

Lo stereotipo è il risultato di questa operazione e si struttura a più livelli; è una rappresentazione cognitiva di un gruppo, un vero e proprio schema che consta di tre componenti:

  • componente cognitiva: insieme delle conoscenze riferite al gruppo;
  • componente emotiva: insieme delle emozioni che il gruppo ci suscita, soprattutto se messo in relazione ad altri;
  • componente comportamentale: come si agisce nei confronti di quel gruppo.

 

Anche la bellezza femminile è soggetta a degli stereotipi, vediamo quali

 

La nascita degli stereotipi

Gli stereotipi si formano durante le normale vita sociale, attraverso l'incontro con le persone oppure si "ereditano" dalla cultura in cui si è immersi.

Provate solo a pensare ai media e ai significati che quotidianamente ci trasmettono. Certo, possono basarsi sulla realtà, ma non è sempre vero.

Alcuni stereotipi si basano sui ruoli sociali e non sulla realtà: il fatto che molti migranti filippini abbiano trovato lavoro nelle case badando alle pulizie ha portato alla nascita dello stereotipo per cui sono un "popolo pulito", rafforzando altresì l'idea che siano dotati per quel tipo di lavoro.

In altri casi alcuni comportamenti estremi di una minoranza di un gruppo, proprio per la loro rilevanza, balzano agli occhi di chi osserva e fanno da base per lo stereotipo, "macchiando" l'intero gruppo.

 

Resistere agli stereotipi

Se si tratta di una generalizzazione è ovvio pensare che, giusti o non giusti, non siano validi universalmente. Ogni giorno ci troviamo davanti a degli esempi che smentiscono le nostre convinzioni, ma non per questo assistiamo al cambiare degli stereotipi.

Quali meccanismi entrano in atto per difendere lo stereotipo dalla realtà?

  • Si tende a sovrastimare i comportamenti in linea con lo stereotipo rispetto a quelli in controtendenza che vengono catalogati come casualità.
  • Ad ogni modo si ricordano più facilmente i comportamenti congruenti.
  • Se i casi contrari diventano troppi, viene costruito un sottogruppo "ad hoc" con caratteristiche che in parte li distinguono dal gruppo principale che comunque segue lo stereotipo.
  • Le informazioni ambigue vengono ricondotte e riformulate perché siano in linea con lo stereotipo
  • L'individuo si comporta in modo tale da rendere vero lo stereotipo (profezia che si autoavvera)

Ciò che aumenta le probabilità di una revisione dello stereotipo è il contatto continuo con persone del gruppo in questione. Ciò permette non solo di creare uno stereotipo più veritiero, ma di apprezzare la varietà del gruppo in questione e non cadere nella visione piatta e uniforme delle persone.

 

Quali sono i meccanismi che guidano i giudizi sociali?