Diventare facilitatore

In ogni gruppo e in ogni azienda possono capitare momenti di impasse o di cambiamento che si affrontano con difficoltà. Spesso, in questi casi, risulta d’aiuto l’intervento di un professionista: il facilitatore. Vediamo quali sono le caratteristiche di questa figura, gli ambiti di intervento e i percorsi formativi per intraprendere questa professione

Diventare facilitatore

Ogni percorso di crescita personale e professionale presenta prima o poi degli ostacoli da superare. Spesso l’aiuto di un professionista può rivelarsi determinante, soprattutto in quei contesti in cui prevalgono la dimensione sociale e le dinamiche di gruppo. Spesso una figura esterna si rivela utile per aiutare il gruppo a focalizzare e risolvere i problemi di comunicazione, a motivare il gruppo stesso orientandolo verso gli obiettivi che si è prefissato. Questi sono i compiti principali del facilitatore. Ma come si fa a diventare facilitatore?

 

Diventare facilitatore: caratteristiche della professione

Il facilitatore è un professionista che affianca, stimola ed incoraggia il gruppo mediante azioni, riflessioni e domande di supporto, per consentire ai membri di spostarsi dal punto in cui si trovano al punto in cui vorrebbero arrivare. Il facilitatore è un esperto delle dinamiche sociali e relazionali in ambito familiare e lavorativo. Ha il compito di facilitare le relazioni tra gli individui soprattutto nei momenti più difficili ‒ di transizione o di stasi ‒ e di promuovere la cultura dell’ascolto e della partecipazione, portando il gruppo ad adottare soluzioni condivise. Per diventare facilitatore bisogna essere un ottimo ascoltatore e si deve riuscire a stabilire con i propri interlocutori un rapporto empatico fondato sulla fiducia. Il modo di operare non è mai invasivo: sollecita il gruppo a porsi delle domande sulle esigenze e le finalità che lo muovono; migliora la comunicazione tra i membri del gruppo; aiuta i singoli a comprendere pienamente le responsabilità del proprio ruolo affinché ciascuno possa offrire il proprio contributo.

 

Diventare facilitatore: corsi di formazione

In Italia la figura del facilitatore non è regolamentata e non esiste né un percorso formativo unico e definito, né un ordine professionale riconosciuto. Esistono tuttavia varie scuole a cui potersi rivolgere per diventare facilitatore e ottenere una formazione adeguata, come la Scuola Superiore di Facilitazione. Vi sono poi due associazioni internazionali che raggruppano i facilitatori in modo sistematico: la IAF (International Association of Facilitators), Associazione dei Facilitatori americani che comprende però al suo interno anche una sezione europea, e la GMA (GOPP Moderators Association), l’Associazione dei Facilitatori europei.

 

Fonte: robynejay