La psicologia su Facebook: intervista al Servizio italiano di psicologia online

Le innovazioni tecnologiche vengono incontro anche a chi necessita di sostegno psicologico: il Servizio Italiano di Psicologia Online si propone di aiutare, grazie al web, tutti coloro che vogliono approfondire problematiche psicologiche. Dal 15 settembre gli psicologi saranno disponibili anche su Facebook: abbiamo intervistato Matteo Radavelli per saperne di più

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Il Servizio Italiano di Psicologia Online inaugura il 15 settembre lo sportello di ascolto, informazione ed orientamento a disposizione degli utenti di Facebook che si trovano in difficoltà psicologiche e relazionali. L’iniziativa rientra all’interno di un percorso volto a incontrare e stimolare il bisogno di psicologia che è presente tra le persone, ma fatica ad emergere. A questo scopo il S.I.P.O. ha pensato di strutturare una serie di gruppi di discussione su facebook per approfondire e discutere diverse tematiche psicologiche quali l’ansia e le fobie, la relazione di coppia, l’insonnia, mobbing, le problematiche alimentari e altre ancora. Per saperne di più sulla psicologia online abbiamo intervistato Matteo Radavelli, uno dei responsabili del progetto.

 

Lo psicologo 2.0: come e perché nasce questo progetto?

Il progetto nasce all’interno di un contenitore - il gruppo AlgeriMazzucchelli - cui fanno parte oltre 20 psicologi e psicoterapeuti appassionati di psicologia e nuove tecnologie. I primi passi del gruppo, fondato da Luca Mazzucchelli e Davide Algeri, si sono mossi nella direzione di sfruttare le potenzialità della tecnologia più prossima alle persone, il telefonino, per diffondere la cultura psicologica. È qui che sono nate le prime applicazioni per iPhone psicoeducative, cui sono poi seguite le loro versioni fruibili anche via web su tematiche quali la genitorialità, l’ansia e la sessualità. La curiosità verso questa nuova modalità di avvicinarsi a contenuti psicologici è stata sorprendente, e i dati raccolti sono stati anche presentati in sede Universitaria, all’interno del IX Convegno Nazionale della Psicologia del Benessere.

Successivamente il gruppo AlgeriMazzucchelli ha cercato di dare vita ad altre iniziative volte ad abbattere le barriere tra il grande pubblico e la psicologia, tra le quali la costituzione del Servizio Italiano di Psicologia Online (S.I.P.O.) che propone una consultazione psicologica via webcam di 3-4 incontri al fine di indirizzare l’utente sul territorio presso la struttura più vicina alle proprie esigenze cliniche ed economiche. L’idea della “psicologia in movimento” - che è il motto del S.I.P.O. e che persegue l’intento dell’“andare verso” il disagio invece che aspettare i clienti nel proprio studio - si è sempre più radicata nel team, che poco alla volta si è allargato grazie al contributo di Francesco Pagnini nell’area della ricerca scientifica, ed al mio impegno per allargare gli orizzonti anche ai social network e quindi alle nuove forme di comunicazione tra le persone. In questa ottica è lo psicologo che impara ad usare gli strumenti dell’utente e non viceversa: lo psicologo 2.0, quindi, più che un progetto indica un modo nuovo di approcciarsi alla psicologia, un termine che abbiamo coniato per condensare l’importanza di aumentare il livello di interazione tra utente e professionista, mediato dagli strumenti che le nuove tecnologie ci offrono.

 

Come funziona lo sportello di ascolto su Facebook?

Lo sportello di ascolto su Facebook vuole cercare di intereccettare una domanda di psicologia che sappiamo esistere, ma fatica ad emergere tramite i tradizionali canali di richiesta aiuto. Per fare questo abbiamo pensato di offrire gratuitamente due spazi serali ogni settimana in cui confrontarsi con i collaboratori del S.I.P.O. su tematiche inerenti l’ambito della psicologia e del disagio. Non sono da intendere come colloqui psicologici, si tratta di ascolto e orientamento, una prima accoglienza della richiesta portata in un ambiente virtuale, che spera di evolvere in un contatto “vis à vis” con uno psicologo in carne ed ossa. Il servizio è per ora riservato ad utenti maggiorenni ed è possibile consultare le fasce orarie in cui prenotare un appuntamento direttamente sul sito del SIPO. In seguito sarà necessario aggiungere agli amici il profilo facebook SIPO Sportello d’ascolto e inviare un messaggio spiegando in breve la propria problematica. Al termine di ogni incontro sarà chiesto ai partecipanti di compilare un brevissimo questionario di feedback sul servizio.

 

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La diffusione dei social network condiziona quotidianamente la nostra vita: quali sono le problematiche che interessano gli utenti di Facebook?

Facebook è utilizzato da milioni di persone, pertanto è possibile incontrare qualsiasi tipo di problematica. In questa prima fase abbiamo deciso, parallelamente allo sportello via chat, di attivare una serie di gruppi di discussioni su facebook su tematiche quali il rapporto di coppia, l’ansia,
il mobbing, l’insonnia, i disturbi alimentari e le problematiche di dipendenza da internet. In questo contesto il nostro compito è di mettere a disposizione una stanza online dove favorire lo scambio ed il confronto tra i partecipanti, proponendo spunti di riflessione che possano arricchire la discussione.

 

Come fare a capire se si vivono difficoltà psicologiche e relazionali?

Ascoltare se stessi deve essere la prima cosa da fare, cercando anche di capire quanto il proprio disagio interferisce con il proprio vivere quotidiano, ma è importante anche prestare attenzione alle persone che ci sono vicine e che ci vogliono bene, perchè talvolta si è convinti di non avere problemi, ma se ne arrecano molteplici agli altri. La possibilità di avere uno spazio online in cui leggere idee, opinioni e stati d’animo di altri, forse, può essere anche un punto di partenza per interrogarsi sul rapporto che abbiamo con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda.

 

Quali sono i benefici della psicologia online?

Come ogni settore pionieristico è importante muoversi con i piedi di piombo quando ci si propone al pubblico, ed è per questo che il S.I.P.O. offre consulenze via webcam effettuate esclusivamente da professionisti iscritti all’albo degli psicologi e che siano in possesso di una serie di requisiti preferenziali che ne attestino esperienza e preparazione. Oltretutto, per come la intendiamo noi in questo momento, la psicologia online non vuole essere un sostitutivo della psicologia in presenza, ma uno strumento che possa affiancarla, utile anche ad accogliere una richiesta che in prima battuta non si presenterebbe ad uno psicologo dal vivo. Tra i suoi vantaggi ve ne sono alcuni importanti come ad esempio l’abbattimento dei costi di spostamento, la possibilità di contattare un paziente in qualsiasi luogo del globo (sia perchè impossibilitato a muoversi sia perchè geograficamente lontano) ed il vantaggio di poter intervenire tempestivamente nell’emergenza. Oltre a questi vantaggi di tipo più “pratico”, ve ne sono alcuni di natura clinica da non sottovalutare, come la riduzione della resistenza presentata da ciascuna persona di fronte al contatto con lo psicologo e la maggiore “apertura/disinibizione” data dall’essere dietro allo schermo.

 

In che modo il rapporto con il web influenza un percorso di crescita personale?

La rete è diventata, in molti casi, un bene di prima necessità, usato non solo per “tenersi in contatto”, ma anche per trovare informazioni su qualunque cosa, benchè la qualità non sia semplicissima da incontrare. Non è un caso, credo, che alcuni politici inizino a parlare di “diritto a internet alla nascita”, al pari del diritto all’istruzione. Le nuove tecnologie informatiche aumentano esponenzialmente la possibilità di entrare in contatto con notizie e persone, offrendo una grande opportunità a chi si affaccia sul mondo del web. Il rischio è quello di rimanerne intrappolati, mettendo in secondo piano il contatto fisico tradizionale, componente che resta sempre fondamentale per un percorso di crescita completo e all’insegna del benessere.

(9 settembre 2011)