Teorie e tecniche di pnl: livelli logici, rapport, ricalco

La pnl si basa su un insieme di teorie e tecniche sul comportamento e gli schemi linguistici che attingono alle teorie sui processi di apprendimento di Gregory Bateson e sui processi delle tecniche ipnotiche di Milton H. Erickson

Teorie e tecniche di pnl: livelli logici, rapport, ricalco

Le tecniche di pnl sono una serie di modelli linguistici e comportamentali che, secondo i fautori della programmazione neurolinguistica, migliorano le capacità di comunicare ed entrare in sintonia con gli altri. Ve ne illustriamo due, i livelli logici e il ricalco.

 

Tecniche pnl: i livelli logici del pensiero

Il concetto di livelli logici (o livelli neurologici) fu introdotto in origine dall’antropologo inglese Gregory Bateson (1904-1980) e poi elaborato in tecnica di pnl da Robert Dilts, padre della pnl sistemica. Secondo il metodo dei livelli logici, i processi mentali avvengono seguendo una serie di livelli gerarchici interdipendenti, che vanno dall’ambiente esterno fino al nucleo più profondo dell’individuo. Ogni livello superiore include tutti quelli che lo precedono, pertanto ogni cambiamento a un livello superiore si ripercuote a catena sui livelli sottostanti. Dilts ha individuato sei categorie di livelli logici, che sono, dal livello più interno a quello più esterno:

1) la spiritualità: il senso di appartenenza a una comunità o a un ordine superiore alla sfera individuale

2) l’identità: i pensieri e le sensazioni su se stessi, il senso di sé

3) i valori e le credenze: i valori sono ciò che riteniamo essere importante per noi; le credenze (o convinzioni) sono ciò che riteniamo essere vero

4) le capacità: le risorse e competenze di ciascuno

5) il comportamento: il modo di agire e di reagire

6) l’ambiente: il contesto esterno in cui siamo cresciuti e ci muoviamo.

Se tutti i livelli sono allineati non si creano problemi, che sorgono invece quando un livello sembra portare a obiettivi non conciliabili con quelli di altri più esterni o più interni.

 

Tecniche pnl: il ricalco per creare “rapport”

Nota anche con il nome inglese pacing, il ricalco è una delle tecniche di pnl e comunicazione più importanti e conosciute. È stata messa a punto dallo psichiatra Milton Erickson (1901-1980) a metà degli anni Settanta. Il ricalco consiste in una serie di tecniche di rispecchiamento e sincronizzazione che vengono utilizzate per stabilire una relazione con la persona che ci sta di fronte. In pratica, si riproducono alcuni degli atteggiamenti verbali ed extraverbali dell’interlocutore, come il tono della voce, la postura o il modo di parlare. Scopo del ricalco è entrare in sintonia tra noi con la persona a cui ci rivolgiamo, o, come direbbero gli operatori di pnl, per instaurare rapport. Se condotto con cautela e discrezione, il ricalco porterà l’interlocutore a fidarsi di noi e a percepirci – (anche a livello inconscio) – come ”simile” a lui. Ci sono diversi tipi di ricalco:

  • Ricalco verbale: riprendere le parole o delle espressioni caratteristiche dell’interlocutore
  • Ricalco paraverbale: gli elementi paraverbali sono quelli che accompagnano le parole: l’accento, l’intonazione, il volume della voce, il ritmo del discorso, comprese pause e silenzi
  • Ricalco non verbale: l’attenzione va al viso e al corpo. L’inclinazione della testa, la posizione delle braccia, l’espressione del volto, la gestione dello spazio fanno parte del linguaggio del corpo.
  • Ricalco situazionale: si cerca di immedesimarsi nella situazione vissuta dall’interlocutore e di sentire le stesse emozioni.