I disturbi della comunicazione

I disturbi della comunicazione, acquisiti o di sviluppo, possono colpire i bambini durante il percorso di acquisizione delle abilità fonologiche e fonemiche. Ci sono quattro tipi di disturbi della comunicazione: espressione, espressione e ricezione, fonazione e balbuzie. Quando i sintomi non rientrano in uno di questi casi si parla di disturbo non altrimenti specificato

I disturbi della comunicazione

Le competenze comunicative si sviluppano fin dai primi giorni di vita, infatti i neonati vengono al mondo con un bagaglio di strumenti che permettono di interagire con gli adulti. A livello linguistico le abilità vengono acquisite gradatamente e sono molti i punti delicati. I disturbi della comunicazione sono variegati e possono presentarsi in maniera isolata o in associazione ad altre patologie. I disturbi della comunicazione riguardano la fonazione (voce) o le abilità fonologiche (uso corretto dei fonemi secondo le regole grammaticali), la comprensione e la produzione linguistica e possono avere un origine fisica o psicologica. Si associano prevalentemente a: disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, sindrome ADHD, disturbi dell’apprendimento, enuresi, ecc. Ci sono quattro tipi di disturbi del linguaggio: vediamoli.

 

I disturbi della comunicazione: espressione e ricezione del linguaggio

Uno dei disturbi della comunicazione è il disturbo dell’espressione del linguaggio, tipico di quelle persone che non riescono ad esprimersi adeguatamente. La diagnosi può essere effettuata attraverso test standardizzati o con una valutazione delle capacità globali di linguaggio che impediscono buoni risultati scolastici e lavorativi e sono d’intralcio alla vita sociale. Il vocabolario è limitato, si fatica ad imparare parole nuove e frequentemente queste persone usano frasi molto corte e sconnesse. Questo disturbo della comunicazione può anche essere acquisito, a seguito di particolari condizioni neurologiche.

 

Quando alla espressione si accompagnano problemi anche nella ricezione del linguaggio si è in presenza di un disturbo misto dell’espressione e della ricezione. Oltre ai sintomi sopradescritti, questi soggetti hanno difficoltà nel comprendere parole e frasi. Nei casi più lievi la ricezione è compromessa solo per certi tipi di parole o di frasi. Anche in questo caso il disturbo può essere acquisito (che emerge dopo un periodo di sviluppo normale) o di sviluppo.

 

Disturbi della comunicazione: la fonazione

Tra i disturbi della comunicazione, il disturbo della fonazione del linguaggio è caratterizzato dall’incapacità di usare i suoni e di articolare le parole in base al livello di sviluppo. Gli errori riguardano: produzione, rappresentazione e organizzazione dei suoni oppure omissioni di suoni, ecc. Chi ne soffre non riesce a riprodurre i suoni in modo corretto e in modo cognitivamente esatto. A seconda della gravità l’eloquio sarà distorto o totalmente incomprensibile. Generalmente i suoni più colpiti sono quelli che vengono acquisiti per ultimi: l, r, s, z, gl, gn, c.

 

Disturbi della comunicazione: la balbuzie

Il balbuziente è colui che non ha una normale cadenza dell’eloquio che non fluisce armoniosamente a causa di ripetizioni o prolungamenti di suoni o sillabe. Altri sintomi sono: interiezioni, interruzioni di parole e blocchi udibili o silenti. Può associarsi a deficit motori, sensoriali o a una condizione neurologica. Spesso la balbuzie è assente quando si legge, si canta o nei colloqui con animali e oggetti inanimati. Se i disturbi della comunicazione non rientrano in nessuna di queste categorie diagnostiche allora si parla di disturbi della comunicazione non altrimenti specificato, come nel caso dei disturbi della voce.

 

La caratteristiche del disturbo della comunicazione sociale

 

Fonte immagine: quando cammini, sulle labbra era il sapore del mattino che hai inventato tu