Comunicare efficacemente: Ascoltare e "Vedere"

Che cosa conta veramente nella Comunicazione?
Come migliorarla?
I Segreti della Comunicazione. Saper Ascoltare e saper "Vedere".

Comunicare efficacemente: Ascoltare e "Vedere"

Molte persone desiderano conoscere i "segreti" per comunicare più efficacemente, andando in cerca di chissà quale tecnica particolare per raggiungere i propri obiettivi comunicativi.

In realtà, sia che parliamo con il nostro datore di lavoro, o collega, piuttosto che con nostra moglie o nostro figlio, le basi che più spesso mancano, o per meglio dire sono da sviluppare, sono la capacità di ascoltare e quella di "vedere". Nella stragrande maggioranza dei casi quando ci sono problemi di comunicazione a lavoro, in famiglia, con gli amici, il punto essenziale è proprio questo.

Che cosa significa?

Molti avranno già sentito parlare nei corsi di comunicazione di ascolto attivo.

Quanto è importante ascoltare in modo attento l’interlocutore?

Certo, assolutamente fondamentale, perché qualsiasi cosa vogliamo comunicare all’altra persona, dobbiamo capire il suo modo di pensare, le sue convinzioni, la sua visione del mondo.

Non solo, se la persona si sente ascoltata, in qualche modo si rilassa, perché si sente capita ed è a sua volta più predisposta ad ascoltarci. Per questo motivo l'ascolto attivo è una delle principali abilità dell'Intelligenza Emotiva, disciplina sempre più applicata per lo sviluppo ed il successo della persona.

Inoltre quando riusciamo a capire profondamente il punto di vista dell’altro costruiamo le prime basi per poter poi proporre nel modo migliore quello che noi abbiamo da dire, rispettando il modello del mondo dell'altra persona.

Il punto è che l’esercizio dell’ascolto attivo, non è automatico, ma è appunto un esercizio che richiede innanzitutto di abbassare il volume dei nostri pensieri fino a zero, concentrandosi sull’altra persona senza alcun pregiudizio.

I veri persuasori dicono che se vuoi convincere una persona è importante innanzitutto ascoltarla.

L’eliminazione dei pensieri e dei pregiudizi è essenziale affinché il pensiero dell’altra persona ci arrivi puro e non filtrato dalle nostre convinzioni che costituiscono dei veri e propri ostacoli alla comunicazione.

Un altro “segreto” importante che ci viene in soccorso dalla PNL; la Programmazione Neuro-Linguistica (ideata negli anni 70 da Richard Bandler e John Grinder) è la capacità di calibrare, ossia di “vedere” l’altro profondamente.

Cosa significa vedere? Quando parliamo con una persona il 99% delle volte siamo più concentrati su quello che dobbiamo dire di risposta, o se va bene, su quello che l’altro sta dicendo, che ci perdiamo una marea di informazioni.

Ecco alcuni esempi. Come reagisce il suo corpo alla nostra comunicazione? E la sua mimica facciale? E le sue emozioni? Riusciamo a percepirle?

Il punto è che è assai difficile mentire con il corpo, e più semplice farlo con le parole.

Se osservi il corpo non ti sbagli.

Se si osserva con grande attenzione il corpo di una persona quando parla, si colgono aspetti della comunicazione veramente importanti al fine di capire l’altro ed in special modo come reagisce alle idee espresse dall'interlocutore.

Nel Coaching l’arte di calibrare è un'abilità essenziale e consiste nella capacità di osservare il cliente o (coachee) in modo da potergli dare feedback di precisione efficaci su cose che il Coach ha notato e l’altro magari neanche si rende pienamente conto.  Un Coach, così come l'abile comunicatore, deve essere in qualche modo capace di "vedere" l'altro.

 

Immagine | © Andrea Danti - Fotolia.com.JPG