Il personal life coach

Introduzione alla figura professionale del personal life coach, le sue competenze e i suoi ambiti di intervento, con riferimento alle professioni d’aiuto

Il personal life coach

Lo troviamo nel cast delle trasmissioni TV (XFactor su tutte). Viene assoldato da atleti e club sportivi – da ultimo la Lazio – per tenere alto l’umore della squadra e migliorare i risultati. Il personal life coach (chiamato anche solo life coach) è una figura professionale la cui crescente popolarità – al di qua e al di là dell’Oceano – ha ispirato irresistibili parodie e mockumentary, dall’hollywoodiano The life coach all’omonimo film francese uscito nel 2009. Ma cosa fa esattamente un personal life coach?

 

Il personal life coach: un quadro d’insieme

Nel definire cos’è un personal life coach conviene andare per esclusione e chiarire da subito cosa NON fa e cosa NON è. Un personal life coach non è necessariamente uno psicologo, né uno psicoterapeuta, né tantomeno uno psichiatra; la sua è una figura ancora non riconosciuta e non soggetta a nessuna specifica normativa, mentre le professioni d’aiuto propriamente dette devono seguire specifici percorsi formativi e sono regolamentate dagli ordini di appartenenza e da un’apposita legislazione statale. Il lavoro del personal life coach è focalizzato sul presente e sul futuro; il suo intervento è circoscritto a obiettivi concreti e ben precisi individuati dal suo cliente (il coachee); la sua azione è finalizzata a promuovere il cambiamento. La relazione tra coach e coachee è di tipo empatico e paritetico: si costruisce con il dialogo, l’ascolto e la valorizzazione del cliente, delle sue capacità e delle sue competenze. Il coaching si fonda infatti sul presupposto dell’unicità dell’individuo e pone l’accento sulle sue potenzialità più che sulle sue eventuali mancanze. Il personal life coach non cura, ma affianca il cliente (non a caso qui non si parla mai di “paziente”) e lo stimola ad acquisire piena consapevolezza di sé e dei propri punti di forza. Gli ambiti di applicazione del coaching sono i più disparati: il life coaching è indirizzato in particolare ai singoli individui e si presta a essere utilizzato in ogni aspetto della vita privata delle persone, soprattutto nei momenti di cambiamento o di passaggio.

 

Quando il personal life coach non basta

Come sottolinea la stessa Associazione italiana coach professionisti (AICP), ultima nata tra le organizzazioni di categoria, a volte possono rivolgersi al personal life coach persone che vivono situazioni che richiedono l’intervento di altri professionisti. In questi casi, il coach deve essere in grado di valutare la situazione e inviare il cliente al professionista adatto a rispondere alla sua problematica: solitamente lo psicologo o lo psicoterapeuta, a seconda del tipo e dell’intensità del disagio lamentato. Raccomandazione raccolta anche dalla Federazione italiana coach nel suo codice etico. L'AICP sostiene comunque che il life coaching può affiancarsi e integrarsi all’intervento terapeutico.