Gravidanze adolescenziali fra psicologia e media

Quello delle gravidanze adolescenziali è un fenomeno relativamente poco diffuso nel nostro paese se confrontato con gli allarmanti dati statunitensi, tuttavia, rispetto al passato, rappresenta un tema sempre più discusso tanto da divenire soggetto anche di alcuni film e serial tv. Si tratta comunque di una questione complessa spesso legata ad uno svincolo problematico dalla figura materna e a vissuti decisamente differenti rispetto ad una gravidanza adulta

Gravidanze adolescenziali fra psicologia e media

Dal film Juno al cult-show di MTV 16 anni e incinta, quello delle gravidanze adolescenziali sembra non essere più un tabù, ma anzi far parte di una cultura, quella americana e statunitense in particolare, che non esita a farne oggetto anche di prodotti cinematografici e televisivi fra i più visti, fra l’altro, proprio dagli adolescenti. D’altra parte una recente ricerca sosterrebbe che l’esposizione degli adolescenti a programmi tv sessualmente espliciti concorra ad aumentare il rischio di gravidanze adolescenziali fra le giovanissime (Pediatrics. 2008; 122: 1047-54). Al di là delle possibili concause culturali e sociali, si tratta in ogni caso di un fenomeno strettamente legato alle dinamiche adolescenziali e per questo non assimilabile ad una maternità adulta.

 

Gravidanze adolescenziali e sviluppo

Le gravidanze adolescenziali si prestano ad esser vissute in maniera altamente problematica e conflittuale dalle ragazze proprio perché esse stesse si trovano in una fase ancora incerta e non definita del proprio sviluppo fisico e emotivo-affettivo. Si tratta infatti di una fase di passaggio in cui ragazzi e ragazze sentono di avere un’identità ancora incerta, sono alla ricerca di nuovi punti di riferimento affettivi e cognitivi e il corpo assume una centralità assoluta, rispetto ad altre fasi della vita, è un corpo non più bambino in cui si stenta a riconoscersi e di cui si fatica a ribadire il possesso. Le gravidanze a adolescenziali affiancano a questa dimensione quella dei repentini ed altrettanto destrutturanti (sul piano fisico e psicologico) cambiamenti fisici della maternità che la ragazza adolescente non ha gli strumenti psicologici per affrontare e gestire consapevolmente.

 

Gravidanze adolescenziali e figura materna

Diverse autrici psicoanalitiche (Deutsch 1925, 1945; Pines 1972) sottolineano come le gravidanze adolescenziali esprimano spesso, con un agito, uno svincolo problematico e ambivalente dal legame con la propria stessa madre rispetto al quale si cercherebbe inconsapevolmente di affrancarsi (divenendo madri a propria volta) o di ricongiungersi riannettendo a sé, attraverso la gravidanza precoce, le primarie attenzioni di cura e accudimento. Nelle gravidanze adolescenziali che assumono questi significati è centrale la differenza fra il desiderio di maternità, proprio di una genitorialità adulta e di una sana individuazione dalla madre, e il desiderio di gravidanza. Quest’ultimo polarizza naricisisticamente l’investimenti affettivo della ragazza non sul bambino che nascerà, quanto piuttosto sulla propria condizione dettata dall’inconsapevole desiderio di provare a sé stessa che il proprio corpo funziona al pari di quello della propria madre. L’ambivalenza con cui, nelle gravidanze adolescenziali, si rifiuta la dipendenza dalla propria madre richiamandone tuttavia al contempo cure e protezione rischia di compromettere lo sviluppo psicologico ed emotivo di queste baby-mamme; ed è per questo che un sostegno psicologico risulta spesso una contributo fondamentale.

Fonte immagine: Geomangio