Gravidanza: il bambino vede quando è ancora nella pancia
Nel grembo materno penetra luce dall’esterno. È quanto emerge da uno studio del dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino
“Ho misurato la quantità di luce che passa attraverso vari tessuti corporei (muscolo e grasso) e diversi tipi di vestiti. Poi ho creato un semplice modello basato sullo spessore della pancia della madre e sulla presenza o meno di vestiti. Così ho visto quanta luce può penetrare nell’utero durante la gravidanza”.
Queste le parole di Marco Del Giudice, uno ricercatori dell’Università di Torino (facoltà di Psicologia) che, intervistato dall’agenzia Ansa, ha spiegato i risultati di uno studio che dimostra come la quantità di luce che filtra nella pancia di una donna in gravidanza consente al bambino di fare le sue prime esperienze visive.
Gli ultimi mesi di gravidanza
Nel grembo materno non è così buio perché penetra luce dall’esterno (soprattutto in estate e se la gestante indossa abiti leggeri) e il feto negli ultimi mesi di gravidanza può probabilmente cogliere con lo sguardo qualche dettaglio del suo primo ‘nido’ e magari anche le sue manine e i suoi piedini, imparando i primi ‘rudimenti’ di coordinazione visivo-motoria.
Pubblicato sulla rivista Developmental Psychobiology, è il primo studio a suggerire che ci possa essere esperienza visiva prima della nascita nell’uomo. “L’argomento – ha spiegato Del Giudice – non è mai stato studiato in dettaglio prima d’ora. Anzi, finora si pensava che l’ambiente uterino fosse troppo buio per permettere la visione: questo studio dimostra invece che di luce ne penetra a sufficienza per consentire al piccolo di vedere ciò che lo circonda”.
In gravidanza si apprendono anche gusti, suoni e odori
Il ricercatore sostiene che i feti non si annoiano certo nella pancia della madre: “Cominciano a rispondere ai suoni verso il quinto mese di sviluppo e sicuramente possono apprendere alcuni gusti/odori dalla dieta della madre durante l’ultimo trimestre di gravidanza. Gli occhi del feto maturano abbastanza tardi: prima le palpebre sono chiuse e ‘fuse’ insieme. Di solito iniziano ad aprirsi al sesto mese, mentre verso il settimo mese i feti hanno la capacità di orientare lo sguardo e fissare un punto nello spazio”.