Educare l'aggressività infantile

Il comportamento aggressivo fa parte del set comportamentale di ogni individuo. L'aggressività infantile è l'espressione di una carica energetica che non va bloccata, bensì gestita. I normali comportamenti aggressivi possono diventare patologici se non si usano dei metodi educativi.

Educare l'aggressività infantile

L'aggressività infantile è un tema che tocca molti genitori preoccupati che i loro figli siano vittime o artefici di atti violenti. L'aggressività è un set comportamentale che 'naturalmente' è presente nel bambino, ma nel tempo deve imparare a riconoscerlo, a gestirlo e a comprenderne le conseguenze. Entro certi limiti è una risposta normale e anche se le conseguenze possono essere 'pesanti' l'aggressività infantile non è sempre riconducibile a delle intenzioni negative.

 

Le tappe dell'aggressività infantile

La crescita del bambino è costellata di momenti di sperimentazione dei propri limiti e delle proprie possibilità. L'aggressività infantile è l'espressione di parte di questa maturazione ed è possibile individuare degli atti specifici. Il morso è un atto aggressivo tipico dei 18 mesi che non è generalmente associato all'intenzione di far male, ma è piuttosto il tentativo di esperire l'altro, assaggiandolo. A due anni l'aggressività diventa un comportamento intenzionale attraverso cui attirare l'attenzione e con cui conquistare il proprio posto nel mondo. A tre anni i bambini cominciano ad interagire in modo compiuto con i pari [L'importanza del gioco tra pari] ed è a questo punto che l'aggressività infantile diventa un mezzo di affermazione sociale all'interno di un gruppo.

 

Quando l'aggressività infantile diventa patologica

Data la presenza dell'aggressività nel comportamento quotidiano dei bambini, quando si può parlare di aggressività patologica? Secondo Donald Winnicott, psicologo dell'infanzia, l'aggressività è un nucleo di energia che va gestita e diventa patologica quando è eccessiva, o non viene incanalata [Articoli su Gestire emozioni]. Questa "cattiva educazione" si manifesta in quadri patologici quali l'iperattività o i comportamenti oppositivi e provocatori. La sindrome ADHD si caratterizza per un'attività motoria continua e incontrollata più vicina al nervosismo che alla vivacità. I bambini con comportamenti oppositivi sono caratterizzati da un costante atteggiamento aggressivo e disubbidiente nei confronti delle figure d'autorità. Non rispetta le regole ed è spesso irritato con gli altri vero i quali è dispettoso e vendicativo. Nei bambini piccoli non va confusa con la naturale ricerca dell'autonomia e il comportamento ostinato.

 

Come gestire l'aggressività infantile?

Posto che non si tratta di un comportamento patologico, come si deve gestire l'aggressività per incanalarla in un comportamento sano? Ecco qualche consiglio del pediatra dott. Leo Venturelli:

  • stabilire delle regole di comportamento a cui tutti in famiglia devono attenersi.
  • suggerire dei comportamenti alternativi con cui sfogarsi o esprimersi (ad esempio nel litigio con i pari).
  • verbalizzate il suo stato d'animo riconoscendo che il suo disappunto è reale e chiarite da cosa dipende.
  • non utilizzare le maniere forti per far cessare l'aggressività.
  • lodate il bambino quando esprime il suo disappunto senza aggressività.

Fonte immagine: Sonietta46