Il distacco dalla madre non deve essere un taglio netto

Il momento del distacco dalla madre è un passaggio difficile anche per il genitore che non sa come aiutare il bambino. Spesso si affronta questo momento con ansia e la speranza che si risolva in breve tempo. Il distacco deve invece essere accompagnato dal genitore rispettoso dei tempi e del vissuto del bambino.

Il distacco dalla madre non deve essere un taglio netto

Il momento del distacco dalla madre è per un bambino un passaggio di crescita importante e da affrontare con la giusta calma. Anche per i genitori non è un passaggio semplice, sebbene molte mamme potrebbero essere felici di avere un po' di tempo per se stesse.

Allora forse è il caso di capire cosa è meglio per mamma e bambino e comprendere i giusti tempi e modi per affrontare il distacco serenamente.

 

Dalla parte dei genitori

Il momento del distacco è un passaggio delicato anche per mamma e papà che devono affrontare le proprie paure, le insicurezze, le ansie e anche i pianti, i capricci e i piccoli benevoli ricatti dei figli. Il pianto è la prima e la più temuta reazione, ma nella maggior parte dei casi è la valvola di sfogo con cui il bambino scarica le proprie tensioni prima di imparare a gestirle in altro modo.

Le sue reazioni si basano in gran parte sull'atteggiamento dei genitori e quindi è bene essere sicuri e fiduciosi nelle capacità del proprio bambino e dei benefici del distacco. I bambini valutano la realtà affidandosi a chi ne sa di più e la fiducia nelle loro capacità di adattamento unita alla consapevolezza che si tratta di un passaggio fondamentale per la loro crescita è un fattore fondamentale.

 

La fretta è il primo nemico

Presi dalla frenesia della vita quotidiana e dalle mille incombenze, il momento del distacco viene desiderato dalla madre e dal padre come un passaggio il più veloce possibile. Il primo ostacolo da superare è proprio la speranza che tutto finisca in fretta. Il distacco deve essere interiorizzato dal bambino che comincia a fare i primi passi da solo e quindi bisogna dargli tempo e sensazione di sicurezza.

Affrontare il distacco dalla madre non significa non accompagnare il bambino in questo passaggio, bensì lasciare che trovi la sua strada con la piena soddisfazione dei genitori.

Tutti i consigli che si leggono sono di maggiore aiuto solo se si comprende che i progressi non devono essere immediati e che non seguono un ritmo universale. Lo sguardo dei genitori e la conoscenza del proprio figlio restano gli strumenti migliori per comprendere come stia vivendo il momento del distacco il bambino e come aiutarlo.

 

Piccoli consigli, non dogmi!

Molte mamme della generazione passata ricordano che durante il distacco le maestre (allora erano maestre) dicevano loro: "andate via, smetterà di piangere subito". Non voglio contraddire questo insegnamento, ma non necessariamente tutto va preso alla lettera, né bisogna negare alla madre il diritto di aiutare il proprio bambino. Ecco allora una versione moderna e articolata di quel consiglio:

- giocare ed esplorare con lui il nuovo ambiente durante l'inserimento
- comprendere ed accettare il suo pianto come un messaggio sensato e non un capriccio
- salutarlo, con decisione e gentilezza
- spiegare che è un momento difficile, ma che è alla sua portata
- mantenere i propri impegni verso di lui, come l'orario di uscita
- essere costanti nel portalo al nido/materna.

 

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Immagine | Pam Brophi