Da due a tre: diventare una famiglia

Come ci si prepara a diventare una famiglia

Da due a tre: diventare una famiglia

La transizione da coppia a famiglia è sempre una fase ricca di emozioni; si ha il passaggio da due a tre e contemporaneamente tutta l’organizzazione della coppia varia in funzione del nuovo nato. Sono emozioni bellissime ma anche molto complesse che necessitano di una preparazione: forse è per questo che la gravidanza dura tanto!

Tutto comincia il giorno della notizia: dallo stupore, alla felicità, all’ansia, alla paura… si susseguono varie emozioni che coinvolgono i futuri genitori e li accompagnano fino all’arrivo del figlio; ma queste emozioni sono diverse per i due futuri genitori e allo scopo di gestire con la massima serenità e intesa tale momento, importantissimo, diventa il dialogo.

Condividere le ansie, le paure prepara i genitori a una nuova relazione che si instaurerà con l’arrivo del primo figlio e li porterà a diventare oltre che coppia, due genitori. Spesso tutto questo succede naturalmente, i genitori attraversano queste fasi in maniera serena senza intoppi e anzi, rendendo la loro relazione ancora più stabile, ma con qualcuno non è così facile. In molte occasioni l’arrivo di un figlio modifica l’assetto della relazione peggiorando l’intesa, la collaborazione tra i partner e diventa perciò utile domandarsi come mai si è scelto di avere un bambino; nelle situazioni più serene è il coronamento della unione tra due persone che si amano, ma spesso le motivazioni sono diverse nei genitori: per alcuni un figlio riesce a dare un senso a una vita altrimenti vuota, per altri è utile per riconoscersi persone adulte, per altri ancora vuole essere collante per rimediare una relazione di coppia che va male.

Certe volte uno dei due pensa che un figlio sia l’ideale per tenere insieme la relazione, e cerca di utilizzare la gravidanza per rimediare, sperando che la loro storia migliori. Perché ci si comporta in questo modo? È la paura della solitudine, o forse la convinzione che avere una famiglia deve essere l’obiettivo fondamentale delle coppie. Ma è difficile che usare un figlio per cementare una relazione traballante si riveli una scelta valida.

 

Vita di coppia in gravidanza: il cambiamento genera la crisi?