Coliche dei neonati: niente panico!

Le coliche dei neonati rappresentano un problema piuttosto comune per molti neogenitori, non è il caso di allarmarsi; si tratta di un disturbo psicosomatico transitorio che tende man mano a regredire con l’affinarsi della reciproca conoscenza tra genitori e bambino in modo che, quello della poppata, diventi un momento piacevole e gratificante per entrambe le parti anziché carico di ansie e tensioni

Coliche dei neonati: niente panico!

Le coliche dei neonati sono un problema abbastanza comune nei primi mesi di vita: finita la poppata, crisi di pianto inconsolabili impediscono al piccolo di prendere sonno se non dopo esser stato lungamente cullato fra le braccia di mamma o papà finché, lui e gli stessi genitori,  non si addormentano sfiniti.

 

Coliche dei neonati: un problema transitorio

Questi pianti disperati e inconsolabili spesso finiscono per generare nei genitori, e non solo nel neonato, ansia e malessere peggiorando il problema. Quello delle coliche dei neonati costituisce in realtà un disturbo di natura psicosomatica diffuso soprattutto fra i primogeniti e relativo soltanto ai primissimi mesi di vita, connesso sia a caratteristiche legate fisiologia del neonato sia, soprattutto, a preoccupazioni o ansie della madre o di entrambi i neogenitori che all’inizio non sempre riescono a comprendere le necessità del nuovo venuto. In seguito mamma e papà impareranno a conoscere il proprio bambino e a sintonizzarsi meglio sui suoi bisogni, lui stesso comincerà a crescere e il disturbo molto probabilmente scomparirà entro il terzo mese.

 

Coliche dei neonati: rispettare le pause

Un neonato, dato il quantitativo di latte molto elevato che riceve, ha necessità di alternare naturali e fisiologiche pause durante la poppata; allattarlo con eccessiva sollecitudine per timore – comprensibile nelle neomamme - che non mangi a sufficienza può comportare un eccessivo sovraccarico gastrico o un fastidioso introito di aria, cause, appunto, delle ben note coliche.

 

Coliche dei neonati: un occasione per conoscersi

In realtà quello della poppata costituisce molto di più del semplice rifornimento di cibo necessario alla crescita e alla sopravvivenza del bambino; è un’occasione per la madre (e per il padre se allatta al biberon) di sintonizzarsi sui ritmi del proprio figlio neonato e imparare a conoscerlo: rispettare le sue pause (alcuni sono più voraci altri meno), mantenere il contatto con il suo sguardo e con il suo corpo predisporranno tutte quelle micro sequenze interattive che, ripetendosi regolarmente ogni giorno, forniranno le prime basi di una relazione di accudimento sicura che gioverà al benessere fisico e psicologico sia del bimbo che dei neogenitori (Beatrice Beebe e Frank M. Lachmann, Infant research e trattamento degli adulti, 2002).

Fonte immagine: Julien Haler