Bambini e tablet, istruzioni per l'uso

Importante stimolare i bambini ad uso corretto di tablet, smartphone e tecnologia per non incorrere in patologie, deficit nello sviluppo ma anche isolamento sociale per scarso adattamento alla società. Insomma tablet sì...ma...

Bambini e tablet, istruzioni per l'uso

 

Sempre più frequentemente capita di vedere bambini, anche molto piccoli, con tablet, smartphone, fissi davanti alla TV o intenti in videogiochi. Tutto questo spesso accompagnato da scarsa attenzione da parte dei genitori, indaffarati in altre faccende.

Questa nuova realtà mi fa sorgere inevitabilmente una domanda: è giusto ed educativo? Quali effetti positivi e negativi comporta questa scelta?

Le risposte spaziano ovviamente in mille direzioni: c’è chi direbbe che è assolutamente giusto e che in fondo “non c’è nulla di male”, altri assumerebbero la posizione del “no categorico”, altri ancora scelgono una via più moderata, quella del “sì, ma…”

L’educazione ricevuta e l’istinto forse mi porterebbero ad appoggiare la posizione del no categorico, ma alcune riflessioni porterebbero ad una revisione realistica e funzionale.

 

Bambini e tablet: effetti negativi

Sempre più vediamo bambini impacciati, incapaci di relazionarsi, con ritardi nello sviluppo del linguaggio e difficoltà negli apprendimenti, sviluppo emotivo inadeguato, rabbia, aggressività, insonnia. Solo per citare alcuni dei disagi che sembrano proliferare nella realtà quotidiana. La tecnologia è davvero estranea a tutto questo?

La prima fonte di apprendimento e sviluppo è il movimento, con esso i bambini entrano in contatto con il mondo e gli danno significato. Un uso eccessivo del tablet potrebbe ridurre l’esplorazione e causare effetti negativi in diverse aree dello sviluppo motorio e non solo.

L’utilizzo del tablet in modo isolato e privo di controllo da parte degli adulti potrebbe esporre a contenuti non adeguati per l’età (video non idonei, contenuti aggressivi, ecc.), ridurre le opportunità di interazione faccia a faccia con il genitore o cargiver di riferimento. Le conseguenze sono ridotte capacità sociali e di relazione, difficoltà nella gestione delle emozioni e dei comportamenti.

La minore interazione e relazione vis a vis hanno effetti sullo sviluppo del linguaggio. Il bambino non può dialogare con il tablet, ascolta e osserva passivamente, ma non sperimenta il parlato.

La riduzione di momenti di gioco, prima fonte di apprendimento ed esperienziale del bambino, comporta danni importanti nella sfera delle relazioni di gruppo, della comprensione e uso delle regole, della pianificazione e delle abilità di risoluzione dei problemi.

Vanno inoltre aggiunti effetti su attenzione, concentrazione e insonnia (dovuta all’eccessiva stimolazione delle vie cerebrali), sull’abilità di manipolare oggetti e materiali, sulla creatività, sulla capacità di gestire la noia, l’attesa e la frustrazione. Insomma sullo sviluppo positivo e funzionale del bambino.


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Crescere in una società digitalizzata

Accanto a questi aspetti apparentemente terrificanti va però considerato che oggi viviamo in una società digitalizzata con cui i piccoli entrano in contatto fin dalla nascita. Chi non prenderebbe lo smartphone o tablet per fotografare il proprio figlio non appena fuori dalla sala parto?  

Quindi anche qui i ricercatori hanno osservato che un no categorico all’uso della tecnologia nei piccolini non è possibile perché si andrebbero a formare individui non capaci di muoversi in questa società.

Un’esposizione ai tablet fin dalla primissima infanzia dà la possibilità di entrare in contatto con le modalità e i mezzi di comunicazione quotidiana e di sviluppare anche la flessibilità che è tipica di questi strumenti.

Oltretutto la tecnologia offre numerose possibilità per migliorare l’apprendimento e la conoscenza.

 

Bambini e tablet: istruzioni per l’uso

Quindi un no categorico non è ammissibile, così come un uso non controllato e inadeguato. Dove si colloca il limite? Proviamo a fare chiarezza:

Acconsentire l’uso de tablet ma per periodi di tempo limitati durante la giornata, adeguati all’età e via via sempre maggiori. Sempre prevenendo gli eccessi e la dipendenza.

Non lasciare mai da soli i proprio bambini davanti a tablet, smartphone, pc, TV e qualsiasi altra forma di tecnologia. Essere accanto permette di controllare i contenuti, di spiegarli, di condividere emozioni ed esperienze, fondamentali per la crescita e la relazione.

La scelta dei contenuti da parte del cargiver deve avvenire in base all’età e alle caratteristiche del bambino. Può essere utili alternare materiale ludico con altro utile all’apprendimento scolastico.

Non dimenticarsi mai dell’importanza del gioco libero, del movimento e dell’interazione con coetanei ee adulti. Non usare i tablet per calmare i piccoli e tenerli impegnati ma inserire quest'attività in un’ottica educativa.

Quindi tablet ai bambini anche molto piccoli (2 anni) sì…ma con cautela, controllo, limitazione, finalità educativa e senza mai dimenticarsi le sane costruzioni, una bella corsa nel parco, fogli, matite, giocattoli… tutto per uno sviluppo di un bambino sano, competente e capace di adattarsi alla società di oggi.


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