Rafting team building: quando il lavoro di squadra si fa avventuroso

Il rafting team building può essere un'occasione per imparare ad accettare le sfide, anche sul lavoro. Far emergere carattere e intraprendenza è importante per riuscire a vincere gli imprevisti quotidiani: vediamo come

Rafting team building: quando il lavoro di squadra si fa avventuroso

Il rafting team building come utile occasione per dare una sferzata di energia al rapporto noioso e poco collaborativo che, talvolta, si instaura tra colleghi sul posto di lavoro. E chissà che al ritorno dall’esperienza di rafting non si rimetta piede in ufficio con la stessa voglia di affrontare le sfide quotidiane con uno spirito d’avventura. Non si tratta, infatti, di una semplice esperienza per affiatarsi con i colleghi ma di un’opportunità fondamentale per fare uscire il carattere e l’intraprendenza necessari per fronteggiare con risolutezza tutte quelle problematiche che, naturalmente, possono presentarsi giornalmente nell’ambiente - solo all’apparenza più quieto - dell’ufficio aziendale.

 

Insomma, il rafting team building può forse aiutare a riconsiderare sotto una luce diversa il rischio, ad inquadrarlo non più come qualcosa da temere ma piuttosto come evento che deve, al contrario, far venire a tutti i costi la voglia di imporsi sull’imprevisto, proprio come in caso di ribaltamento del gommone subito ci si darebbe da fare per rimettersi “in pista”. A questo proposito va infatti considerato che, sempre ritornando all’esigenza di cementare il gruppo, è fondamentale che nel viaggio lungo il torrente sia il movimento dei corpi che il lavoro coi remi avvengano sempre nel modo più armonioso possibile, senza azioni insensate o maldestre, e questo proprio al fine di evitare situazioni di pericolo come quella appena citata.

 

Sul lavoro, d’altra parte, è lo stesso: l’azione sbadata del singolo può mettere a repentaglio il lavoro di molti. Tra gli altri obiettivi del rafting team building c’è infine quello di forgiare il carattere, in qualche modo già implicito nell’atteggiamento di cui si diceva prima a proposito della maggiore intraprendenza che ci vuole nel prendere di petto gli inconvenienti, i rallentamenti, gli intoppi, i blocchi e tutti gli altri ostacoli che rischiano di spezzare la catena routinaria in cui troppo spesso ci si incaglia, e senza che si riescano a riconoscere fino in fondo le risorse di cui si è in possesso per superare brillantemente i propri limiti.

 

Fonte immagine: Klearchos Kapoutsis