Fuga dissociativa: cause e come si manifesta

La fuga dissociativa è un disturbo dissociativo che consiste in un improvviso e temporaneo allontanamento della persona dal proprio ambiente di vita con amnesia per il passato e confusione sulla propria identità. Scopriamo di più

Fuga dissociativa: cause e come si manifesta

La fuga dissociativa è un disturbo attualmente classificato nel DSM-V come sottotipo delle amnesie dissociative; data la rarità con cui si manifesta, infatti, è stato inserito all’interno di questa macrocategoria diagnostica piuttosto che come disturbo a sé stante, come era invece nel DSM-IV-TR.

 

La fuga dissociativa

La fuga dissociativa rappresenta un disturbo dissociativo piuttosto raro, che può o meno associarsi a un disturbo dissociativo dell’identità, e che generalmente si risolve in un arco temporale breve: nel giro di poche ore o giorni. Più rari i casi in cui, tal condizione, risulta permanere per alcuni mesi.

Durante un episodio di fuga dissociativa la persona perde memoria della propria identità e del proprio passato, non è in nessun modo in grado di sapere, né dire, chi è, che cosa ha fatto e perché si trovi dov’è.

In questo stato di temporaneo balck out la persona si allontana dal proprio ambiente familiare, domestico e lavorativo per tornare in sé stessa soltanto al termine dell’episodio di fuga incapace di ricordane i contenuti e le circostanze che la hanno preceduta.

 

Fuga e disturbo dissociativo dell’identità

Un episodio di fuga dissociativa può manifestarsi a seguito di eventi traumatici o stressanti, non soltanto oggettivamente catastrofici, ma che comunque risultino tali per l’equilibrio psicologico e la soggettività della persona.

Si tratta di un disturbo dissociativo piuttosto raro che può manifestarsi isolatamente, come conseguenza ad un singolo stress, oppure nel contesto di una personalità complessivamente organizzata intorno alla dissociazione come nei casi di disturbo dissociativo dell’identità. In quest’ultimo caso, durante l’episodio di fuga, la persona può assumere un’altra identità.

 

I sintomi dissociativi nella patologia e nella normalità

 

Cause e antecedenti della fuga dissociativa

La fuga dissociativa rappresenta senza dubbio un disturbo dissociativo di maggiore importanza rispetto all’assorbimento o a episodici e benigni episodi di derealizzazione e depersonalizzazione.

Questo per alcuni motivi, anzitutto per i maggiori rischi che la persona può correre durante gli episodi di fuga in cui si può ritrovare a compiere anche spostamenti fisici e geografici di una certa rilevanza trovandosi però in un temporaneo stato di alterazione della coscienza.

Inoltre, uno o più episodi di fuga lasciano un “buco” nell’identità del soggetto che, tranne che sotto ipnosi, non è in grado di ricordare nulla dell’episodio di fuga, né delle circostanze traumatiche o stressanti che lo hanno preceduto: questo crea una discontinuità autobiografica che rende ancora più fragile e frammentario il senso di identità

Inoltre, un episodio di fuga dissociativa può associarsi ad un funzionamento di personalità organizzato intorno a difese dissociative e ad altri disturbi dissociativi.

Questo vuol dire che la dissociazione interviene in modo più sistematico e globale a organizzare il funzionamento della persona proteggendola da traumi o stress; in questi casi è piuttosto frequente riscontrare che i meccanismi dissociativi risalgono a traumi o abusi subiti nell’infanzia che possono aver gravemente compromesso il costituirsi di un primario senso di identità sicuro e integrato.

 

Disturbi dissociativi: la terapia

 

Per approfondire:

> Disturbi dissociativi: quali sono e come si manifestano