Eritrofobia: come guarire dalla paura di arrossire

L’eritrofobia è qualcosa di più del panico da palcoscenico, si tratta di una vera fobia invalidante che scatta quando ci sentiamo arrossire. Come guarirne?

eritrofobia

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Eritrofobia, termine complesso che però fa riferimento a un evento che (in scala minore) probabilmente avrete vissuto almeno una volta nella vita. Il termine deriva dal greco erithros, cioè rosso: la fobia del rosso, o meglio, la paura di arrossire in pubblico.

Come dicevo è probabile che almeno una volta, in occasione pubbliche, vi siate sentiti le guance in fiamme e qualcuno gentilmente vi abbia fatto notare che il vostro volto stava diventando color porpora.

L’eritrofobia però è molto più del disagio di sentirsi imbarazzati o di vergognarsi per qualche comportamento: è piuttosto un problema più invalidante, una fobia!

 

Cosa si intende per fobia?

Dunque, parliamo di una fobia, cioè una reazione emotiva forte, improvvisa, incontrollabile verso uno specifico oggetto. Una paura tanto intensa da bloccarci da ogni tentativo di affrontare lo stimolo fobico.

In questo caso ci si scontra contro una reazione fisiologica, meccanica: il sangue affluisce ai capillari del viso rendendo il colorito più evidente e si avverte maggior calore.

Questi cambiamenti vengono percepiti da chi sta arrossendo e, spesso, questa condizione non fa che peggiorare l’imbarazzo provato proprio perché non ci può opporre a questo meccanismo biologico che però dice tanto di cosa stia accadendo a livello psicologico.

Normalmente il disagio viene affrontato e in breve tempo la reazione termina, ma il soggetto fobico viene sopraffatto dalla sua stessa paura.

 

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Eritrofobia: la fobia di arrossire

Chi soffre di eritrofobia non minimizza il rossore, oppure non si sente meglio dopo qualche minuto, ma vede aumentare di minuto in minuto i sintomi: tachicardia, azzeramento della salivazione, rossore, ma anche la percezione di non poter controllare la situazione.

Ci sono delle caratteristiche di personalità che correlano con lo sviluppo di questa fobia, come timidezza, sentimenti di inferiorità, bassa autostima e scarsa fiducia nelle proprie possibilità.

Le conseguenze sono quelle tipiche della fobia: l’evitamento dello stimolo fobico, l’aggravarsi delle reazioni e la paura di aver paura che può portare, in casi estremi, all’isolamento.

 

Eritrofobia: come uscirne

Rispetto ad altre fobie, l’eritrofobia si presenta apparentemente come una paura banale. A tutti può capitare di arrossire quando ci sentiamo in imbarazzo o ci vergogniamo di qualcosa.

Uno degli ostacoli, quindi, alla guarigione è rappresentato dalla scarsa comprensione di quanto ci sta accadendo.

Una volta riconosciuto il problema, ci sono diverse opzioni a seconda anche della gravità del problema. Si può cominciare con delle sessioni di rilassamento accompagnato da un counselling psicologico.

Il passo successivo è quello della psicoterapia: le tecniche cognitivo – comportamentali aiutano ad esporsi allo stimolo fobico in modo graduale, fino al suo padroneggiamento.

In alcuni casi si possono associare dei farmaci in grado di controllare sintomi depressivi e ansiogeni.

 

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