Il fitness cognitivo-emotivo: un aiuto nel lavoro e in amore

Il fitness cognitivo-emotivo è un atteggiamento che si basa sulla convinzione di allenare quotidianamente la mente per aumentare autostima e autoefficacia. Questo continuo lavoro su di sé incide positivamente sulla vita lavorativa e sulla vita di coppia e aiuta a prevenire il disagio psicologico

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Il fitness cognitivo-emotivo è una via per evitare il disagio psicologico ed è basato sui fattori di vulnerabilità e di autoefficacia dell’individuo. Secondo Ferdinando Pellegrino, psichiatra esperto in stress e burnout, qualunque intervento psicologico deve basarsi sulla promozione della gestione delle proprie risorse. Il fitness cognitivo-emotivo è proprio un programma di allenamento per l’implementazione delle potenzialità cognitive ed emotive.

 

Il primo passo è un cambiamento di prospettiva su se stessi, come individui capaci di cambiare e di ottenere dei risultati positivi. Le finalità di questo percorso sono:
• individuare gli obiettivi da perseguire nella vita;
• individuare i passaggi chiave per raggiungere gli obiettivi;
• imparare a vedere nel futuro possibilità e opportunità;
• usare la creatività per sfruttare tali opportunità;
agire consapevolmente evitando le trappole dell’inerzia.

 

I tre punti chiave del fitness cognitivo-emotivo

I consigli e le direttive dl fitness cognitivo-emotivo sono utili nei momenti difficili, ma possono diventare delle vere linee guida quotidiane. Tre sono i punti chiave di questo allenamento. Primo, essere soddisfatti del presente: il livello di soddisfazione è un importante indice di salute psicologica e si basa sulla possibilità di capire quali sono gli aspetti più importanti della vita. Ciò è possibile grazie all’analisi delle esperienze passate e alla valorizzazione delle proprie esperienze. Questo permette di essere ottimisti e di intraprendere quelle azioni coerenti con il proprio percorso.

 

Rafforzare la propria autostima è il secondo aspetto, perché la valutazione di se stessi permette di avere una stabilità psicologica e un buon grado di autoefficacia. Da questi aspetti deriva la capacità di affrontare i compiti difficili, scegliere gli obiettivi, recuperare la propria autostima dopo un insuccesso e affrontare le situazioni minacciose. Il terzo punto è imparare ad essere responsabili per dare il meglio di sé in ogni situazione e avere successo.

 

Il fitness cognitivo-emotivo e il lavoro

Il fitness cognitivo-emotivo è uno strumento efficace nella prevenzione dello stress e nella promozione del benessere al lavoro. Lo stress è una delle sfide più importanti per chi lavora nella gestione delle risorse umane a causa dei suoi effetti negativi sulla qualità della vita e sulla qualità del lavoro. In quest’ottica si inserisce il concetto del knowledge worker, il lavoratore della conoscenza i cui compiti comprendono la soluzione dei problemi, la soddisfazione dei bisogni e la corretta comunicazione con gli altri ecc. Il fitness cognitivo-emotivo diventa un risorsa essenziale per questi lavoratori che sono costantemente in contatto con gli altri e che devono trovare le risorse interne per questo difficile compito. 

 

Il fitness cognitivo-emotivo e la vita di coppia

Il fitness cognitivo-emotivo si basa su autostima e autoefficacia: come incidono queste capacità sulla vita di coppia? In generale, più è alto il livello di autostima più l’amore è un’esperienza gratificante che si vive con tranquillità. La bassa autostima è la fonte principale di ansia e insicurezza che possono causare sofferenza interna, gelosie inutili e l’allontanamento della persona amata. Chi si considera poco basa i propri rapporti sulla tensione e sulla ricerca di elementi che confermano le proprie paure, il che conduce inevitabilmente al conflitto. Si crea così una spirale che intacca sia il rapporto d’amore, sia l’autostima residua.

 

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