Perfezionismo e scarsa autostima, quale relazione?

Il perfezionismo è un modo d'essere o un'imposizione? All'esterno sembra che sia tutto semplice e tutto bellissimo, ma può nascondere una bassa autostima

Perfezionismo e scarsa autostima, quale relazione?

Il termine perfezionismo (da non confondere con l'idea di una persona "perfettina") fa riferimento ad un comportamento patologico che spinge un soggetto a rincorrere la chimera della perfezione.

Tendenzialmente si tratta di persone che si sforzano continuamente di raggiungere un ideale che è nella loro testa, che giudicano i comportamenti altrui come migliori dei proprio e criticano aspramente se stessi.

Nonostante dall'esterno sia possibile non accorgersi di questi sforzi e ci sembrino delle persone realizzate e capaci, questa rincorsa alla perfezione cela una bassa autostima.

Il perfezionismo si accompagna a:

  • obiettivi irraggiungibili
  • aspre critiche al proprio comportamento
  • pensiero polarizzato (giusto/sbagliato; tutto/niente)
  • dubbi sulle proprie capacità
  • timore delle critiche

 

Recuperare l’autostima per raggiungere il benessere psicologico

 

Il perfezionista chi è?

Molte persone vogliono raggiungere certi standard, fare un buon lavoro, ma esiste un perfezionismo sano ed uno patologico. Secondo Lo psichiatra David Burns è possibile delineare le caratteristiche di questi due atteggiamenti e comportamenti, anche perché i pensieri e le emozioni sottese possono essere molto differenti e causare problematiche più profonde.

Il perfezionista patologico ha una costante paura di fallire o di risultate inadatto agli occhi degli altri; ogni risultati viene svalutato e l'errore viene considerato irreparabile. Il perfezionista è convinto di dover controllare tutto e che far bella figura è l'unico modo per essere accettati dagli altri.

Una ricerca di sano perfezionismo che potremmo considerare una via al miglioramento è invece caratterizzata da: entusiasmo e voglia di fare, tolleranza per i propri errori e apprezzamento dei propri sforzi, nessun timore di vulnerabilità.

 

Perfezione e autostima

La ricerca assidua e impossibile della perfezione si accompagna ad una scarsa autostima. Il perfezionista patologico è infatti il peggior nemico di se stesso, colui che impedirà ad ogni costo il raggiungimento della soddisfazione perché ha una visione tanto scadente di sé che gli impedisce di apprezzare qualunque sforzo.

Avere una bassa opinione di se stessi prima di tutto porta l'individuo a mostrare all'esterno una certa sicurezza e forza che non possiede come difesa nei confronti dell'esterno. Questa "bugia" porta il soggetto ad invidiare coloro che vivono più semplicemente e sembrano non doversi mettere al rifugio dall'opinione altrui.

Inoltre la forza degli altri è vista come una difesa contro l'errore o meglio come possibilità di commettere errori che non siano irreparabili.

Coltivare una buona autostima vuol dire anche che quanto facciamo è sempre un buon risultato.

 

Perfezionismo e fobia sociale: il meglio è nemico del bene

Come imparare ad amare i propri difetti