L’apprendimento cooperativo come risorsa in classe

L’apprendimento cooperativo è una modalità di apprendimento basata su una concezione pedagogica e didattica che utilizza il gruppo classe come principale risorsa e strumento di apprendimento favorendo l’acquisizione anche di competenze sociali e sostenendo la motivazione.

L’apprendimento cooperativo come risorsa in classe

L’apprendimento cooperativo, o Cooperative Learning, è una metodologia di apprendimento ormai conosciuta e diffusa soprattutto negli USA, Israele, Inghilterra, Italia.

Privilegia il gruppo e l’interdipendenza reciproca come principale risorsa di apprendimento; ognuno è in tal modo parte di un gruppo, ricopre un determinato ruolo ed è responsabile non solo per sé ma anche per gli altri dei risultati del proprio lavoro poiché contribuisce alla realizzazione di un prodotto comune (Comoglio, M. e Cardoso M.A., Insegnare e apprendere in gruppo. Il Cooperative Learning, LAS Roma, 1996).

L’insegnante divide la classe in piccoli gruppi che lavorano su diverse attività di apprendimento su cui poi si andranno a confrontare promuovendo così l’integrazione di risorse, competenze e capacità diverse.

 

Le caratteristiche dell’apprendimento cooperativo

Le origini dell’apprendimento cooperativo possono essere rintracciate fin dalla fine del ‘700 quando alcuni educatori e pedagogisti iniziarono a riflettere su un sistema di mutuo insegnamento che coinvolgesse simultaneamente più gruppi classe.

I pionieri moderni dell’apprendimento cooperativo sono considerati i fratelli David e Roger Jhonson che negli ‘60 iniziarono a studiare questa metodologia di insegnamento e di apprendimento presso l’Università del Minneapolis confrontandone caratteristiche e risultati rispetto a quelli del più tradizionale apprendimento individualistico.

Cinque sono le caratteristiche che contraddistinguono l’apprendimento cooperativo differenziandolo da quello individualistico o competitivo (Tessaro F., Metodologie e didattica dell’insegnamento secondario, Armando, Roma, 2002):

1.       L’interdipendenza positiva: poiché ciascun membro del gruppo, con il proprio lavoro contribuisce a realizzare una parte di un lavoro comune e di più ampia portata, i componenti del gruppo devono fare affidamento gli uni sugli altri per raggiungere un obiettivo di apprendimento che è comune e condiviso.

2.       Responsabilità individuale e di gruppo: ogni membro del gruppo è responsabile non solo del proprio personale apprendimento, ma anche di quello degli altri e del gruppo nel suo insieme.

3.       L’interazione faccia a faccia: poiché nell’apprendimento collaborativo ciascuno dipende dal lavoro di tutti gli altri, è necessario che gli studenti possano interagire fra loro, confrontarsi e scambiarsi conoscenze per mettere in comune ciò che hanno imparato e apprendere dagli altri.

4.       Utilizzo e sviluppo di abilità personali e sociali: per contribuire ad un lavoro di gruppo è necessario che gli studenti sviluppino competenze necessarie al lavoro di gruppo quali capacità di problem solving, di decision making, di comunicazione assertiva, di leadership, negoziazione e gestione dei conflitti.

5.       La valutazione, infine, viene fatta sia individualmente, sia sul gruppo nel suo insieme.

 

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Presupposti teorici

Diversi sono i presupposti teorici di riferimento che possono essere rintracciati alla base del metodo dell’apprendimento cooperativo:

  • La teoria dei gruppi di Kurt Lewin in base alla quale il gruppo è qualcosa di qualitativamente diverso dalla somma delle sue parti poiché all’interno di esso agiscono forse e interdipendenza reciproche che fanno sì che tutti i membri si sentano di condividere gli stessi obiettivi riconoscendosi in tal modo di appartenere ad un progetto comune;
  • L’approccio centrato sulla persona di Carl Rogers che privilegia dimensioni del rispecchiamento empatico e dell’accettazione non giudicante, quali risorse per promuovere la crescita personale e sociale negli scambi interattivi;
  • La teoria di Lev Vygotskij  basata sul concetto di zona di sviluppo prossimale là dove qualunque forma di apprendimento è sempre un processo di cambiamento promosso all’interno di uno scambio interattivo con gli altri.
  • Le teorie motivazionali come la piramide dei bisogni di Maslow e altre là dove, l’apprendimento cooperativo, risulta essere uno dei metodi migliori per sostenere la motivazione all’apprendimento. L’appartenenza ad un gruppo – dove sperimentare quali sono le proprie capacità e in che modo possono essere utili agli altri - permette infatti di soddisfare alcuni bisogni di base come quello di sicurezza, appartenenza, riconoscimento e stima che promuovono le spinte più elevate all’apprendimento e all’autorealizzazione.

 

Correnti e modalità di apprendimento cooperativo

Diversi sono i modelli di apprendimento cooperativo diffusi oggi a seconda delle diverse interpretazioni date dai vari Autori, fra questi:

  • Il Leraning Togheter/Circles of Learning di Johnson & Johnson dell’Università del Minnesota
  • Lo Student Team Learning di Slavin della Johnns Univeristy di Baltimora
  • Quello di Sharan della Tel Aviv University.

Ognuna pone diversamente l’accento sui contributi individuali, sulla eterogeneità o omogeneità dei gruppi di lavoro, sul rapporto fra cooperazione e competizione.

 


Tipi di memoria e tecniche di apprendimento