L'apprendimento collaborativo: con o senza pc

Apprendimento collaborativo, versione di gruppo di un'attività solitaria. Quali sono le caratteristiche e le premesse per apprendere insieme? Ed è solo possibile online? Scopriamolo

L'apprendimento collaborativo: con o senza pc

L'apprendimento viene spesso associato ad un'immagine solitaria, qualcuno chino sui libri che cerca di comprendere quanto vi è scritto. Sebbene sicuramente l'atto di apprendere ha una radice personale perché implica lo sforzo di trovare il giusto posto tra le nostre conoscenze, per delle nuove informazioni, l'apprendimento collaborativo mette in luce il lato sociale di questa operazione che contribuisce, grazie allo sforzo di molti, di raggiungere questo scopo in modi variegati.

 

Cos'è l'apprendimento collaborativo

Secondo il ricercatore della Open University Anthony Kaye il fatto che l'apprendimento sia un processo individuale non significa che non possa essere stimolato da fattori esterni. Nell'apprendimento collaborativo succede proprio questo: grazie ad un ambiente e a degli stimoli appositi, l'individuo assimila "... conoscenze, abilità o atteggiamenti che sono il risultato di un’azione di gruppo o detto più chiaramente, un apprendimento individuale come risultato di un processo di gruppo". Le persone coinvolte possono essere sia novizi, sia esperti, perché ciò che più conta è lo stimolo che si riceve dal confronto e dalla conversazione che permettono l'attivazione di altri processi di pensiero, nonché apre le porte a considerazioni a cui il singolo non sarebbe giunto. Il metodo può essere usato in contesti lavorativi e didattici, face to face o anche mediati, perchè le Nuove Tecnologie hanno avuto un forte impatto sulla diffusione di questo metodo.

 

Le premesse

Secondo la prof.ssa Maria Amata Garito, esperta di tecnologie per l'istruzione e l'apprendimento, ci sono 5 premesse importanti affinché l'apprendimento collaborativo sia davvero efficace:

1.    tra i membri del gruppo deve regnare una interdipendenza positiva, cioè tutti sono serenamente consapevoli che le loro azioni andranno a ricadere sugli altri.

2.    i partecipanti devono essere pronti ad interagire tra di loro, attraverso continui feedback senza troppi timori, anche quando le attività vengono suddivise individualmente.

3.    Tutti devono lavorare, perchè la valutazione dell'apprendimento è individuale.

4.    Gli studenti devono essere guidati all'uso della collaborazione, stimolando le competenze individuali, quali: leadership, comunicazione, gestione dei conflitti, ecc.

5.    La valutazione interna al gruppo deve essere periodica e regolare per poter modificare in itinere eventuali difficoltà.

 

Apprendimento collaborativo offline o online?

L'uso delle Nuove Tecnologie è stato sicuramente un forte sprone all'implementazione di tecniche di apprendimento collaborativo per le possibilità offerte da questi strumenti. Ciò non vuol dire che gli stessi risultati non siano possibili in un contesto offline, ma sicuramente le strategie sono diverse. In una classe tradizionale, la collaborazione viene generalmente supportata da un insegnante che svolge il ruolo di moderatore. In questa situazione il gruppo è fortemente accentrato da un gestore esterno. Le comunità online offrono, a grandi linee, due classi di vantaggi. Da una parte gli ambienti virtuali non costringono alla compresenza fisica e quindi permettono una gestione personale dei tempi e dello sforzo (ovviamente tutti devono essere e sentirsi coinvolti) e dall'altra parte la moderazione è meno invasiva, lasciando al gruppo ampio margine si autogestione.

 

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