I benefici dello psicologo a scuola

Lo psicologo scolastico è una figura poco riconosciuta nella nostra società, ma la sua presenza può favorire il benessere, la crescita personale, l'inclusione, la risposta a particolari esigenze in tutti gli attori che animano il contesto scuola.

I benefici dello psicologo a scuola

 

La scuola è luogo di apprendimento, relazioni, sensazioni ed esperienze e vede la messa in gioco di molte competenze, abilità e aspetti personali da parte di tutti coloro che gravitano nel contesto scolastico. Gli obiettivi da perseguire sono molti e diversi: da quelli formativi, alla crescita personale e al benessere di tutti coloro che vivono il contesto scuola.

Accanto ad una società che cambia, che vede nascere di diverse e nuove esigenze, problematiche e difficoltà nelle nuove generazioni, perseguire questi obiettivi è sempre più complicato e insegnanti e genitori necessitano di figure professionali per migliorare il loro intervento educativo a 360°.

Sto parlando della figura dello psicologo scolastico, la cui presenza nelle scuole italiane è ancora vincolata a bandi e forme di collaborazione saltuaria, la più bassa a livello europeo e oggetto di dibattito anche a livello politico.

 

Perché lo psicologo a scuola?

Per molti forse è una figura inutile perché vedono la scuola solo come contesto di apprendimento, freddo e privo di coinvolgimento della persona nella sua totalità. Tuttavia alcune considerazioni potrebbero smuovere anche gli animi più restii.

Gli insegnanti hanno un tasso di burnout elevatissimo, il più alto all’interno della pubblica amministrazione (Luisa Vianello, 2014). I genitori hanno grosse difficoltà nella gestione dei figli o spesso sono figure assenti che vivono forti disagi personali.

Aumentano gli alunni con problematiche e diagnosi, i fenomeni di bullismo e cyberbullismo sono all’ordine del giorno nelle pagine di cronaca, l’abbandono scolastico è frequente e i disagi tra i giovani sono a livello di allarme (disturbi dell’alimentazione, devianza, abuso di alcool e droga…).

È davvero così superflua la presenza dello psicologo a scuola, considerando che studenti e insegnanti trascorrono la maggior parte del loro tempo all’interno delle mura scolastiche?


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I benefici dello psicologo a scuola 

Tra gli obiettivi fondamentali del contesto educativo ci sono la crescita personale e il benessere, se questi vengono meno è difficile instaurare una relazione di apprendimento positiva ed efficace. Lo psicologo può essere attore principale in questo scopo.

Può promuovere un ambiente positivo riducendo il conflitto tra insegnanti e tra essi e i genitori, agendo da mediatore e aiutando a comprendere le difficoltà e a trovare soluzioni funzionali. Lo scopo deve essere una scuola inclusiva e capace di rispondere alle richieste del singolo e della collettività.

Favorire il benessere psicofisico di alunni, insegnanti, genitori e tutti gli attori del contesto scolastico: ridurre il disagio emotivo degli alunni che vivono sensazioni diverse difficili da comprendere e gestire, con ripercussioni sull’apprendimento e sulle relazioni, sostenere gli insegnanti che spesso si sentono esausti e inadeguati a causa delle difficoltà nella gestione del gruppo classe sempre più complesso, dei singoli alunni e delle richieste del contesto scuola e delle famiglie, aiutare i genitori nella crescita dei figli riducendo il divario generazionale che crea incomprensioni e conflitti.

Promuovere lo sviluppo della conoscenza e della consapevolezza dei rischi che alcune condotte possono comportare come fumare, fare uso di alcool e stupefacenti, bullismo e cyberbullismo, uso eccessivo e scorretto della tecnologia. Nonché favorire un approccio più salutare e aperto nell’affrontare alcune tematiche, solitamente definite tabù, come la sessualità, la diversità e l’espressione del vissuto emotivo.

Promuovere la crescita personale lavorando su autostima, capacità personali, fiducia, motivazione, impegno, uso di strategie, limiti e ostacoli, desideri, aspettative e abilità, aiutando anche nella scelta del percorso scolastico attraverso programmi di orientamento.

Migliorare le relazioni di insegnanti e genitori con i loro studenti e figli, fornendo un sostegno alla comprensione di alcune difficoltà presenti (es. disturbi emotivi, cognitivi, dell’apprendimento, ecc.) e alla messa in atto di strategie per favorire l’inclusione scolastica e il benessere emotivo.

 

Come agisce lo psicologo a scuola?

Le modalità di intervento sono molto diverse ma ciò che le accomuna è il desiderio di rispondere alle richieste di aiuto, ai disagi, alle difficoltà che animano ogni giorno un contesto in cui si formano gli adulti del futuro e in cui lavorano quelli di oggi, con valori e modi di vivere diversi che devono entrare in sinergia.

La forma più conosciuta è lo sportello psicologico: uno spazio riservato in cui alunni, insegnanti, personale scolastico e famigliari possono esprimersi liberamente e trovare ascolto e sostegno.

Sempre più prendono piede progetti pensati per fornire spazi di riflessioni al gruppo classe su quelle tematiche un po’ imbarazzanti o troppo difficili a livello emotivo (sessualità, relazioni affettive, emozioni, condotte adeguate e non adeguate, ecc.). Ma anche programmi che agiscono su più livelli, coinvolgendo studenti, insegnanti e genitori al fine di ridurre le difficoltà relazionali e favorire la cooperazione.

Percorsi formativi per insegnanti e genitori su vari aspetti dello sviluppo e con diverse modalità.

Interventi mirati su richiesta del contesto scolastico al fine di ridurre condotte inadeguate (es. bullismo), riparare situazioni di conflitto, ridurre disagi manifestasti, nonché dare consigli esperti su come gestire determinate circostanze.

Importante è ricordare che lo psicologo non può agire senza il consenso dei genitori (in caso di minore età degli studenti) che devono essere sempre informati sulle attività svolte e dare la loro autorizzazione alla partecipazione. Inoltre il ruolo nel contesto scolastico è quello di sostenere e favorire lo sviluppo del benessere e la crescita personale, pertanto non può fare diagnosi e attivare una vera e propria terapia.

La scuola è un ambiente dinamico in cui si muovono conoscenze, abilità competenze ma anche emozioni, vissuti e relazioni e lo psicologo può con la sua professionalità e neutralità al contesto scolastico fare luce sugli aspetti più difficili e dare un sostegno per una scuola migliore, attenta alle diversità e al benessere di chi in essa investe parte del proprio tempo prezioso.

 

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