Condivisione della vita privata con i colleghi, i benefici di un luogo di lavoro cordiale

Tutti vorrebbero avere un luogo di lavoro cordiale e senza stress. Questa visione include anche il condividere la propria vita privata con i colleghi?

Condivisione della vita privata con i colleghi, i benefici di un luogo di lavoro cordiale

Per molti adulti il maggior numero di ore della giornata si passa in ufficio, tra colleghi, persone che hanno un medesimo scopo, ma caratteri e qualità molto diverse e che non ci si sceglie.

Avere un luogo di lavoro accogliente in cui il clima si amichevole e collaborativo è molto importante, sia a livello preventivo per la propria salute psicologica, sia semplicemente per vivere in uno spazio sereno.

Ma come incentivare i buoni rapporti tra colleghi e magari delle relazioni più profonde che includano la condivisione della vita privata?

 

La macchinetta del caffè

Per gli italiani la macchinetta del caffè al lavoro è un rito non sempre riconosciuto all’estero, la cui importanza è stata evidenziata da un team di professionisti delle risorse umane (Connecting Perspectives) con a capo Jordi Robert-Ribes.

Robert-Ribes racconta di una farmaceutica con un problema di comunicazione tra i dipendenti di due settori che ha diminuito il numero dei distribuito di caffè aumentando le chance di contatto.

Il risultato un miglioramento della qualità degli scambi, più confidenziali, con delle ricadute positive sulla relazione lavorativa. Questa strategia si spiega con un cambiamento significativo nel modo in cui si concepisce la vita in ufficio: non è più la competizione al centro delle dinamiche d’ufficio, bensì la collaborazione.

Jordi Robert-Ribes sottolinea l’importanza di avere dei rapporti qualitativamente buoni tra colleghi che includano anche un certo grado di apertura reciproca. Le emozioni oggi sono al centro della riflessione sull’ambiente lavorativo: il tentativo di promuovere legami di amicizia che sostengano la cooperazione e quindi un più facile raggiungimento dell’obiettivo (lavorativo) comune.


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Il Work-life Design

Come migliorare quindi la propria vita pensando anche al lavoro? Una delle proposte è il work-life balance, cioè quell’insieme di riflessioni, politiche e servizi messi in atto da diversi attori (istituzioni, aziende, ecc…) per equilibrare il tempo e le energie spese al lavoro e la vita a casa.

Il work-life design invece è nuova proposta che non si concentra solo sulla quantità di tempo spesa, ma anche sulla qualità: come e cosa facciamo quando siamo in ufficio?

Kelly Services (colosso mondiale che si occupa di consulenza per le risorse umane) ha presentato una ricerca su questo tema che ha coinvolto 28 paesi e circa 164.000 dipendenti. Sia uomini (54%), sia donne (50%) sottolineano l’importanza di un ambiente lavorativo che sia caratterizzato dalla cordialità e dall’amicizia tra colleghi; gli uomini apprezzano anche più delle donne (rispettivamente il 56% e il 48%) la frequenza di sorrisi scambiati.

Altri elementi indagati del Work-Life Balance sono:

> la flessibilità intesa come smart working e possibilità di avere orari personalizzati,
> la governance del lavoro, intesa come capacità di autogestione che esclude l’obbligo di rispondere alle mail fuori orario, ma contemporaneamente anche la possibilità di svolgere le proprie mansioni al di fuori del “normale” orario d’ufficio,
> un clima organizzativo che sottolinei e promuova un clima amichevole e che si dimostri interessata alle pari opportunità e a pratiche ecosostenibili.

Un ambiente cordiale in cui i colleghi si scambino anche informazioni private è sicuramente un sogno per tutti, ed ha molti vantaggi, ma resta una domanda: i rapporti d’amicizia nascono spontaneamente o devono essere spinti dall’esterno?

 

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