Il clima organizzativo

Il clima organizzativo rappresenta il tentativo di superare una visione dualistica dell'organizzazione in favore di una unione tra i processi e i lavoratori. Le definizioni sono molteplici e non esiste ancora un accordo tra gli elementi che lo compongono.

Il clima organizzativo

Il clima organizzativo è un concetto introdotto per i benefici di un'ottica olistica che consideri l'organizzazione come il risultato dell'unione tra personale, struttura e mansioni, ma anche per sottolineare l'importanza delle componenti sociali e culturali nell'ambito lavorativo. Si usa parlare di clima organizzativo soprattutto quando si devono fare delle valutazioni a livello di stato di salute della struttura e dei lavoratori e della relazione tra i processi organizzativi (così come vengono definiti dalle procedure) e il lavoro effettivo.


Una definizione di clima organizzativo

Il termine "clima organizzativo" comincia ad essere presente nella psicologia del lavoro a partire dagli anni '80, anche se le prime definizioni circolavano già venti anni prima. Le definizioni sono molteplici a seconda del peso dato alla componente organizzativa e/o umana. Vediamo brevemente i principali approcci:

  • approccio strutturale: il clima organizzativo è l'insieme degli aspetti organizzativi che vengono percepiti dai soggetti. Si sottolinea la natura oggettiva del concetto sebbene venga vissuto in modo diverso dai singoli.
  • approccio interattivo: il clima organizzativo è il risultato dell'interazione tra i membri del gruppo di lavoro.
  • approccio percettivo: il clima organizzativo è l'insieme delle percezioni e delle reazioni dei singoli alla struttura organizzativa.
  • approccio culturale: il clima organizzativo include le percezioni dei lavoratori e la cultura organizzativa.


Le variabili del clima organizzativo

Date le diverse definizioni è ovvio che è difficile definire un set di componenti universalmente valido che definisca il clima organizzativo di un posto di lavoro. Vediamo allora alcune delle variabili più importanti:

  • La motivazione al lavoro del singolo che comprende componenti individuali, ma anche incentivi concreti come un aumento di stipendio.
  • Il posto di lavoro intenso come ambiente fisico che garantisca sia il confort, sia la sicurezza del lavoratore.
  • Le relazioni sociali (lavorative e non) all'interno dell'organizzazione, sia in senso orizzontale (colleghi), sia in senso verticale (superiori e sottoposti).
  • Comunicazione aziendale, intesa come circolazione delle informazioni tra colleghi e tra l'organizzazione e i dipendenti.
  • Stile di leadership e capacità di comprendere le necessità dei dipendenti e di offrire la giusta guida e le direttive corrette.
  • Il sistema dei riconoscimenti dei progressi e dei successi di ogni singolo dipendente.

 

Immagine | Simon Johnson