L'analisi del clima organizzativo

L'analisi del clima organizzativo diventa una strategia di rinnovamento e miglioramento aziendale con l'ingresso della psicologia in azienda. La prospettiva è quella di cogliere la percezione dei dipendenti del rapporto tra organizzazione e fattore umano. Sebbene non esista una definizione unica, c'è un buon accordo sulle variabili da considerare.

L'analisi del clima organizzativo

 

Il clima organizzativo è un fattore di notevole importanza per comprendere difficoltà e successi di un'organizzazione. Non c'è ancora accordo sulla definizione: alcuni autori ne sottolineano la componente organizzativa e altri ne enfatizzano l'importanza del personale. Per quanto riguarda l'analisi del clima organizzativo esistono delle indicazioni sulle variabili da studiare di cui tutti riconoscono l'importanza.

 

La psicologia e l'analisi del clima organizzativo

L'interesse nei confronti dell'analisi del clima organizzativo nasce con l'ingresso della psicologia in azienda che ha sottolineato l'importanza del fattore umano nel lavoro e nella produttività cercando anche di rendere l'ambiente di lavoro un luogo socialmente bello da vivere. Questa ottica è stata supportata dagli studi e dalle statistiche che hanno fatto emergere il "peso" delle relazioni umane: i conflitti e le incomprensioni a livello umano tolgono spazio al lavoro per essere gestite e continuare a lavorare insieme. L'analisi del clima organizzativo, inteso come incontro tra le variabili aziendali più fredde che hanno a che fare con i compiti e con la resa e le variabili umane, è proprio il tentativo di comprendere e gestire questo incontro invece di subirlo passivamente.

 

La prospettiva dell'analisi del clima organizzativo

L'analisi del clima organizzativo può essere svolta secondo metodologie differenti volte a considerare la presenza e/o assenza di alcune variabili e la loro intensità. Il clima oganizzativo è un fenomeno di natura percettiva, cioè anche le variabili organizzative non vengono rilevate in modo asettico, ma piuttosto si cerca di capire come vengano vissute dai lavoratori. Ad esempio, l'orario di lavoro non viene considerato in quanto tale (entrata - uscita - durata delle pause), ma per come vengono vissute dai dipendenti: adeguate, rispettose dei bisogni, coercitive, ecc. Al termine dell'analisi quindi si avrà un quadro del vissuto dei dipendenti rispetto alle relazioni umane e all'ambito lavorativo e alle sue richieste in quanto azienda.

 

Le variabili considerate in un'analisi di clima organizzativo

Nonostante le molteplici definizioni e il peso diverso dato alle componenti considerate, esiste un certo accordo su cosa andare a studiare quando si deve analizzare il clima organizzativo. Vediamo un breve elenco: il rapporto con i colleghi, la relazione con l'azienda, relazione con i superiori, qualità della leadership, dinamiche collaborative, gestione del conflitto, percezione dell'ambiente in risposta alla salute del singolo, dinamiche comunicative, motivazione, percezione degli incentivi.

Per la valutazione di queste variabili esistono diversi test o meglio batterie di test che vengono somministrate da psicologi del lavoro. A questo si può aggiungere anche un lavoro di osservazione delle dinamiche lavorative.

 

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