Effetto spettatore: il caso di Kitty Genovese

Kitty Genovese era una giovane donna assassinata nel 1964 sotto lo sguardo dei suoi vicini. Perché nessuno intervenne? L'effetto spettatore secondo Latanè e Darley può essere spiegato attraverso due fenomeni: ignoranza collettiva e diffusione di responsabilità.

Effetto spettatore: il caso di Kitty Genovese

Kitty Genovese era una giovane donna assassinata nel 1964 sotto lo sguardo dei suoi vicini. Perchè nessuno intervenne? L'effetto spettatore secondo Latanè e Darley può essere spiegato attraverso due fenomeni: ignoranza collettiva e diffusione di responsabilità.

L'effetto spettatore è un fenomeno ben noto in psicologia sociale che fa riferimento ad comportamento sano e non patologico, sebbene non sia sempre molto ammirevole. Fu studiato e descritto per la prima volta dagli psicologi Bibb Latanè e John Darley che presero spunto dalla tragica vicenda di una ragazza di New York: Kitty Genovese.

 

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Gli spettatori di Kitty Genovese

L'effetto spettatore o Bystander effect fu approfondito dopo che i due studiosi vennero a sapere di una tragica vicenda accaduta a New York nel 1964. Kitty Genovese era una ragazza che un giorno normale stava tornando a casa quando venne aggredita e pugnalata. La donna cominciò a chiedere aiuto e qualcuno intimò al malfattore di fermarsi e questi corse via. Solo un paio di circa una dozzina di spettatori chiamò la polizia fornendo però un resoconto poco chiaro (un litigio, un furto, ecc.) tanto che la polizia non intervenne immediatamente e nessuno chiamò l'ambulanza. L'aggressore tornò indietro, trovò la ragazza accasciata davanti al portone di casa, la uccise, la violentò e la derubò prima di andarsene. Una volta finita l'aggressione la polizia ricostruì la vicenda e scoprì che almeno 38 persone si erano rese conto che qualcosa stava accadendo in quei 30 minuti, senza però fermarsi a comprendere la gravità dell'accaduto e nessuno fu testimone dell'intera aggressione. La vicenda divenne nota perchè l'omicidio della giovane donna fu descritto dalla stampa come esempio di insensibilità e noncuranza verso il prossimo.

 

Gli effetti dell'insensibilità

Perché i vicini furono così insensibili e rimasero freddi spettatori di quanto accadeva? Latanè e Darley cercarono di dare una spiegazione dell'effetto spettatore attraverso due concetti: l'ignoranza pluralistica e la diffusione della responsabilità.

L'ignoranza pluralistica non è nient'altro che l'estremizzazione del normale processo attraverso cui impariamo a comportarci in un contesto osservando ciò che fanno i consimili. Nel momento in cui accediamo in un nuovo ambiente prendiamo spunto dagli altri per capire come agire e ci lasciamo guidare da chi sembra saperne più di noi. Ciò accade anche nelle situazioni ambigue, dove non sappiamo dare un'interpretazione corretta di ciò che accade: se gli altri non fanno nulla allora con maggiore probabilità il singolo individuo diventa spettatore di quanto accade.

 

La diffusione della responsabilità

All'ignoranza collettiva segue un altro fenomeno per completare la spiegazione dell'effetto spettatore: la diffusione della responsabilità. Se assistiamo ad una richiesta di aiuto insieme ad altre persone ci si sente meno responsabili nei confronti di chi è in difficoltà perché altre persone stanno ricevendo la stessa richiesta. L'effetto del fenomeno descritto in precedenza è questo: se gli altri che sono nella stessa condizione non si attivano, io singolo, poco coinvolto e poco responsabilizzato, non faccio nulla e resto uno spettatore passivo. Latanè e Darley proposero un esperimento durante il quale il partecipante improvvisamente ascoltava qualcuno chiedere aiuto: alcuni credevano di essere i soli a sentire la richiesta, altri la sentivano in due, l'ultimo gruppo invece sapeva che almeno altre 4 persone erano in ascolto. Nel primo caso l'88% dei partecipanti chiese aiuto, le percentuali scendono a 62% e 31% rispettivamente nel secondo e nel terzo gruppo.

 

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