Banche del tempo, cosa sono e a che servono

Le banche del tempo cosa sono? Una realtà di piccola imprenditorialità? Un modo per connettersi e connettere il tessuto sociale di un territorio o una riedizione dell'antica forma del baratto? Forse tutte e tre!

Banche del tempo, cosa sono e a che servono

L'idea della Banca del Tempo nasce con l'inizio degli anni '90 a Sant'Arcangelo di Romagna grazie al sindaco e al comitato di Pari Opportunità.

Già da questa frase si intuiscono alcune caratteristiche delle Banche del tempo: la presenza femminile e la sua natura come opportunità di azione femminile sul territorio e la nascita per far fronte ad un periodo di crisi sociale.

La BdT era già nata nel Nord Europa sempre in risposta ad un momento difficile da un puto di vista economico, questo perché riutilizza la forma dello scambio per far fronte a delle ristrettezze.

Da questo momento la formula della BdT conosce un momento di grande sviluppo e di attenzione da parte del pubblico per cui comincia a proliferare sul territorio italiano. Vediamo meglio di cosa si tratta.

 

Le caratteristiche di una Banca del Tempo

Una Bdt ha come obiettivo quello di promuovere le risorse del territorio e in modo particolare di aiutare le donne e sostenerle nel campo della conciliazione casa-lavoro.

Per questo motivo le Banche del tempo italiane si basano sull'importanza delle donne come levatrici di queste banche, il tempo come valuta di scambio e la reciprocità come guida nello scambio.

Fino al 2002 le BdT proliferano soprattutto nel Nord Italia guidate e supportate da un osservatorio che però chiuse in quell'anno. Il fenomeno non si arrestò e continuò a svilupparsi in modo autonomo in piccole realtà slegate tra di loro, prendendo però l'opportunità di apprendere dalle varie esperienze.

È così che nel 2007 nasce l'Associazione Nazionale che fa da collante e da promotore alle nuove realtà nate anche nel sud Italia.

 

Cosa si fa in una banca del tempo?

La Bdt funge da collettore di esperienze e competenze presenti sul territorio che vengono messe a disposizione dagli iscritti in cambio di ciò che potrebbe servire loro.

Il tempo diventa davvero il metro con cui valutare ciò che ogni iscritto mette a disposizione: io offro tot tempo e ne guadagno per me altrettanto sottoforma di prestazioni di vario genere; si apre così una sorta conto corrente in cui poter accumulare le proprie ore e ricevere i pagamenti. Quindi se ci vuole un'ora per fare la pasta in casa, la posso comprare mettendo a disposizione una consulenza su Facebook e il suo utilizzo.

Secondo l'Associazione Nazionale le linee guida cui attenersi sono semplici e possono essere così sintetizzate:

  1. promuovere l'incontro tra le persone sul territorio in modo da prevenire esclusione e isolamento ed emarginazione sociale;
  2. promuovere incontri e scambi tra culture diverse e generazioni presenti sul territorio;
  3. rinforzare, sostenere e promuovere le conoscenze e le competenze personali e di gruppo presenti sul territorio affinché non vadano persi;
  4. sostenere la conciliazione tra lavoro familiare e lavoro retribuito.

Provate a cercare la BdT più vicina a voi e vedrete quante opportunità vi aspettano vicino casa e quanto potete offrire anche riprendendo un hobby e o un talento personale!

 

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