Litigare per sentirci vicini?

Un classico della canzone italiana suona “L’amore non è bello se non è litigarello”.
La frase ormai è divenuta un modo di dire comune, un’espressione che chiaramente esprime come i rapporti di coppia includano comunque che, ce lo si auspichi o meno, il litigio. O meglio, i litigi, visto che si litiga per varie ragioni. L’immagine di una coppia che non litiga mai è solo irreale.

Litigare per sentirci vicini?

Perché in coppia si litiga? Una coppia è formata da due essere umani. Pertanto non possiamo certo pensare di poter dare una risposta chiara, precisa, definitiva a questa domanda.

Quando si parla dell’essere umano entrano in gioco moltissimi fattori, da quelli individuali e intrapsichici - ovvero ciò che inconsapevolmente muove le nostre percezioni, idee e azioni -, ai contesti socio-culturali all’interno dei quali l’individuo vive, passando per la propria storia familiare.

Tutti questi fattori raddoppiano e valgono per entrambi i membri della coppia che interagiscono fra loro.

Inoltre, trovare l’origine e la causa del litigio non è molto produttivo ai fini della risoluzione dello stesso. Pertanto potremmo modificare la domanda da “perché si litiga” a “come si litiga”?

 

Litigare: contenuto e relazione

Considerando che in ogni forma di comunicazione vengono veicolati almeno due messaggi, uno di contenuto ed una di relazione, possiamo comprendere meglio il significato di alcune affermazioni tipiche del litigio di coppia.

Un esempio: “noi due non parliamo mai!” a livello di contenuto dice qualcosa di evidente, che la persona sta esplicitamente dicendo ma nel contempo sottintende qualcos'altro come per esmpio "ho bisogno di attenzione".

Il primo messaggio è a livello di contenuto, il secondo di relazione. Il secondo livello sembra dare una vera e propria spiegazione del primo, perché gli dà un significato più ampio e più profondo: quindi per mezzo di questa accusa la prima persona sta esprimendo un desiderio di intimità e vicinanza alla seconda persona.

Quindi dietro questa frase che apparentemente vuole creare distanza, si cela una richiesta di vicinanza. Ovviamente è lo scambio di battute che permette di comprendere quale sia il livello della relazione.

 

Differenze di genere nel conflitto di coppia

 

Litigare fa bene?

Se il litigio avviene a livello di contenuto si parla di contrasto, ma se avviene a livello di relazione si parla di conflitto.

Entrambi possono avere un esito positivo ed essere motivo di crescita per la coppia. Nel primo caso si può avere un incontro e scambio di opinioni, nel secondo invece si può ridefinire positivamente la coppia.

Quando il conflitto diventa perenne oppure il contrasto si trasforma in conflitto, non si riesce a creare una buona comunicazione.

Il conflitto, invece, si mostra come un’opportunità di crescita quando entrambi i partner trovano un punto di incontro, soprattutto quando si sentono ascoltati, compresi, accolti, rispettati. Questo perché questi sentimenti danno un senso di competenza e vicinanza.

Molte coppie si lasciano perché non riesco ad affrontare in modo positivo il litigio che può svolgere invece, come stiamo dicendo, una funzione positiva. Infatti, è costitutivo di ogni coppia.

 

Alcuni suggerimenti da seguire in coppia

Tenete a mente i seguenti punti prima e durante un litigio:

  • prima di avviare una discussione nella coppia, è opportuno e necessario aver ascoltato i propri sentimenti per riuscire più facilmente ed efficacemente ad esprimerli;
  • non limitarsi a lamentarsi, ma esporre un problema alla volta;
  • ascoltare l’altro, non solo ciò che dice a parole ma anche le emozioni che cerca di comunicare con i gesti, gli sguardi, la postura:
  • considerare sempre di dover uscire entrambi vincitori, quindi che non esiste una realtà oggettiva ma la realtà di ognuno dei due;
  • provare a trovare un compromesso, dove ognuno dei due partner non rinuncia al fondamentale e si vince così insieme;
  • evitare di andarsene o di cambiare argomento o di distrarsi quado la tensione aumenta, ma affrontare ed esprimere le emozioni che si provano.

Il modo quindi più produttivo e propositivo di vivere un conflitto è quello di accogliere i sentimenti e le emozioni, proprie e del partner per una maggiore comprensione reciproca.

 

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