L'autocontrollo nuoce alla salute

Questo articolo parla di come lo stress cronico sia legato all'eccessivo controllo del comportamento che allontana l’uomo dalle sue naturali reazioni a favore di uno stile “socialmente” appropriato

L'autocontrollo nuoce alla salute

Lo stress è uno dei problemi sociali più rilevanti su cui occorre intervenire sia con la cura sia con la prevenzione. Studi scientifici evidenziano che lo stress è veramente una minaccia per la salute. Malattie della pelle, disturbi cardiocircolatori, diabete, indebolimento del sistema immunitario, disturbi mentali, tra cui ansia e attacchi di panico, sono alcuni dei possibili effetti negativi dell'iperattività dell'organismo quando si trova nel caratteristico stato di tensione.

E' al livello di cronicizzazione che lo stress è altamente dannoso, ossia quando lo sforzo persiste per periodi prolungati di tempo, anche quando non sarebbe necessario, prosciugando, così, l’energia.

Il passaggio da uno stress momentaneo a uno stress cronico è mediato da una serie di complesse interazioni tra fattori fisiologici, cognitivi, emotivi. Un'ipotesi interessante, derivante dal modello di H. Laborit, chiamato SIA (sistema di inibizione dell'azione), è che i disturbi emotivi e/o psicosomatici derivino dall'inibizione dell'impulso naturale ad agire.

Di fronte ad uno stimolo esterno, uno stressor, la persona non reagisce ma resta immobile. L'impulso naturale che ognuno di noi ha di fronte ad una minaccia è di affrontare il problema attaccandolo o allontanandosi da esso, mettendo comunque in moto una risposta che coinvolge i muscoli e il movimento. Quando ciò non accade tutta l'energia che si mobilita nell'organismo, si scarica all'interno di esso, diventando nociva.

Per fare un esempio semplicissimo, una persona che ogni mattina subisce la prepotenza del suo datore di lavoro, vive dentro di sé l'impulso ad attaccarlo o per lo meno di difendersi, ma non avendo mai la possibilità di esprimere concretamente la sua collera, si trova nella condizione d’inibizione. Tale stato, se protratto nel tempo, logora ed esaurisce le forze poiché apparentemente la persona che non reagisce non fa nulla, ma in realtà compie uno sforzo enorme a trattenere il naturale impulso, bloccando con esso ogni forma di comportamento auto conservativo. 

Immagine | Sara V.