Stress da vacanze: ora anche l'app

Si chiama PassBeach ed è l’app di ultima uscita che, garantiscono i suoi creatori, scongiura lo stress da vacanze: basta prenotare l’ombrellone con un click e il rilassamento è assicurato! Una campagna pubblicitaria ironica ma anche intrisa di stereotipi di senso comune su psicologia, medici e… vacanze!

Stress da vacanze: ora anche l'app

Se anche andare in vacanza può essere fonte di stress e se lo stress da vacanze può esser ridotto a una serie di “sintomi” da curare come se si avesse il morbillo allora niente di meglio di una (immancabilmente) giovane e bella donna psicologa che, dal corridoio di una presunta clinica sanitaria dagli echi neanche tanto vagamente manicomiali, vi consiglia di usare PassBeach: l’app che protegge dallo stress da vacanze.

Eh sì perché basta un click e potrete prenotare lettino e ombrellone da casa preservando la vostra salute psichica altrimenti, recita ancora ironicamente lo spot, potreste non riprendervi più…

 

Prevenire lo stress da vacanze con un’app

Lo spot sarà visibile almeno fino al 20 settembre, data di scadenza dell’offerta, la creazione dell’app in questione mira a ridurre imprevisti e brutte sorprese a turisti e villeggianti improvvisati nelle più note e meno note località balneari della penisola.

Un vero e proprio portale che dovrebbe consentire di arginare lo stress da vacanze fornendo prezzi, informazioni e disponibilità di posti nei vari stabilimenti balneari dei litorali regionali evitando attese, file e altri imprevisti.

Avere tutto sotto controllo e programmato già prima della partenza: questo in sostanza l’antidoto proposto, di indubbia utilità, ma promulgato con qualche inesattezza

 

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I “sintomi” dello stress da vacanze

Poter prenotare lettino e ombrellone dal proprio smatphone può indubbiamente rivelarsi utile e pratico, per chi lo preferisce, ma cosa c’entra questo con la salute mentale? Eh sì perché se la vecchia e intramontabile pubblicità Alpitour rimproverava bonariamente il grottesco personaggio del “turista fai da te”, il comunicato stampa di PassBeach si spinge decisamente (troppo) oltre. Con ironia certo, ma, vien da chiedersi, era proprio necessario evocare fenomeni come “allucinazioni”, “perdita della realtà” (sintomatologicamente rimandanti a sindromi di tipo francamente psicotico), “depressione” e simili per una prosaicamente seccante coda alla prenotazione di lettino o ombrellone?

Allora, se pensiamo alle proverbiali file agli uffici postali di tutta la Penisola, perché non evocare lo “stress da Poste” magari forgiando un’etichetta fintamente diagnostica da DSM-V? E poi, ancora, perché, se di una psicologa si dovrebbe trattare, il personaggio in questione indossa un camice e si muove fra i suoi bagnanti-pazienti imboccandoli e aggiustando aghi e flebo neanche fosse un curioso incrocio tra un medico e un infermiere? Il risultato forse più che ironico è decisamente grottesco

 

Come riposare veramente la mente?

D’altra parte articoli e riflessioni sul così detto stress da vacanze non sono nuovi agli internauti essendo questo un argomento che torna immancabilmente ad essere affrontato in estate da ogni parte del web (e non pensiate che chi sceglie la montagna o qualsiasi altra località ne sia esente per quanto la app in questione non ne faccia menzione).

Ma perché accade che le tanto agognate vacanze possano diventare una fonte di stress? Come spiegato da molti psicologi, le motivazioni che ci spingono a scegliere mete e modalità delle nostre vacanze possono essere le più diverse – dalla voglia di avventura al desiderio di fare viaggi spirituali al bisogno di poltrire al sole e rigenerare le proprie energie fisiche – ma non sempre chiare a noi stessi o compatibili con le preferenze del gruppo o del proprio partner di coppia.

Inoltre siamo abituati ormai ad essere sempre “connessi”, a vivere incollati ai nostri smartphone, proprio quelli che oggi ci consentono di prenotare lettino e ombrellone e che, dalla medesima spiaggia, ci consentono tuttavia anche di controllare le email, essere reperibili mentre prendiamo il sole o facciamo il bagno.

Sembra che prendersi una pausa dal proprio smatphone sia impossibile e che ritrovarsi anche per poche ore “off-line” rischi di generare ansia e stress, altro che la famigerata fila per l’ombrellone! Davvero la soluzione è implementare le app che ci consentano di avere sempre tutto sotto controllo? Forse. Ma a cosa serve avere ombrellone e lettino già garantiti se poi, una volta arrivati in spiaggia, non si è in grado di staccare la mente dalle preoccupazioni del quotidiano?

 

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