Perché si sceglie di mangiare bio?

Mangiare bio oggi è una scelta alimentare molto diffusa, i prodotti naturali sono reperibili in tutti i supermercati e i “natural foods” non sono più appannaggio di una cerchia elitaria e un po’ esotica di consumatori. Ma perché si sceglie di mangiare bio? Le risposte non sono solo nella pancia…

Psicologia degli acquisti biologici

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Nella post moderna società individualista andare al supermercato e scegliere cosa mangiare assomiglia sempre di più all’entrare in un negozio e scegliere quali vestiti indossare.

Gli scaffali dei prodotti alimentari ci offrono la possibilità di acquistare diverse identità possibili; scegliere di mangiare bio – con le promesse di eco sostenibilità e salubrità che questo porta con sé – può essere uno dei tanti modi con i quali cerchiamo di risolvere quello che Polan definisce il “moderno dilemma dell’onnivoro”: storditi da un eccesso di offerta di cibo industriale di cui ignoriamo lavorazione, composizione e conseguenze per la salute, fatichiamo a scegliere cosa mangiare (Pollan, M., Il dilemma dell’onnivoro, Adelphi, 2008).

Mangiare bio identifica un gruppo sempre più ampio di consumatori che, sostenitori del biologico e della biodiversità, si contrappongono alla meccanizzazione industriale moderna (Guidoni, Menicocci, 2009) riappropriandosi di uno stile di vita sano e consapevole.

 

Scegliere il bio nei supermercati

Immaginate di scorrere gli scaffali e i reparti di un grande supermercato, solitamente il percorso attraverso le corsie di questi mastodontici ipermercati sembra una riproduzione in chiave alimentare degli enclave etnici dei quartieri newyorkesi: ormai troverete senza molta difficoltà cibi di ogni provenienza non lontano dai marchi italiani più o meno reclamizzati e dai cibi precotti e già pronti all’uso in perfetto stile americano.

Ma non mancherà di certo il cibo bio. Eh sì perché i prodotti biologici sono ormai reperibili ovunque e oggetto di scelte alimentari sempre più diffuse. Intolleranti, vegetariani o bizzarri consumatori alla moda? Mai come in questo caso appare pertinente il detto di Ludwig Feuerbach “si è quel che si mangia”

 

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L’identità che cerchiamo mangiando bio

Le nostre scelte e i nostri comportamenti alimentari contribuiscono a costruire e a veicolare agli altri importanti informazioni riguardo alla nostra identità. Quello che scegliamo di ordinare al ristorante, piuttosto che ciò che cuciniamo e offriamo ai nostri ospiti o, ancora, quello che mettiamo nel carrello della spesa sono tutte scelte dettate solo in parte da motivazioni legate alla salute, al gusto o alle esigenze di vita pratica.

Mangiare determinati alimenti, seguire un certo stile alimentare piuttosto che un altro è uno dei molti modi che abbiamo per definire noi stessi e veicolare agli altri una certa immagine di noi. Mangiare bio oggi non è solo una necessità o una scelta ideologica di pochi, ma una moda seguita da molti che, a vario titolo, si identificano in uno stile alimentare più “green”…

 

Contesti urbani e rurali a confronto

Uno studio messicano recentemente pubblicato sulla rivista Appetite ha esplorato le motivazioni e i significati del mangiare bio in un campione di persone appartenenti ad una popolazione urbana e in un gruppo di abitanti di una zona rurale. Ebbene, mangiare cibi naturali assumerebbe significati molto differenti nel contesto urbano rispetto a quello rurale.

In quest’ultimo mangiare bio significherebbe consumare i prodotti naturali della territorio, abbracciando un più ampio stile di vita ancora molto radicato alle tradizioni rurali e a valori fortemente comunitari.

Nei centri urbani, al contrario, mangiare bio sarebbe una scelta essenzialmente individuale, slegata da appartenenze comunitarie e territoriali che nelle grandi metropoli vanno a scomparire, e ancorata invece valori e ideologie personali (Kooijmans A., Flores-Palacios F., Is eating science or common sense? Knowledge about “natural foods” among self-identified “natural food” consumers, vendors and producers in rural and urban Mexico, Appetite, 81, 2014, pp. 37-43).

 

Questione di moda, ideologia o spiritualità?

Mangiare bio è insomma uno dei modi per darci un’identità green, per sentirci bene con noi stessi, convincerci di star introducendo qualcosa di buono nel nostro corpo o portare avanti una lotta contro gli sfruttamenti della meccanizzazione industriale e la macellazione animale.

Che si tratti di precise scelte ideologico-politiche, spirituali o semplici mode con cui cerchiamo di personalizzare e rendere più confortevole quel posto che occupiamo nel mondo, mangiare bio è l’ennesima conferma di quanto alimentazione e identità siano strettamente legate. Può diventare una malattia o un disturbo alimentare? La domanda è ingannevole e forse mal posta…

 

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