Come scegliere lo psicologo?

Una volta deciso di chiedere una consulenza a un professionista, scegliere uno psicologo può sembrare un’impresa piuttosto ardua, ognuno adotta la modalità che gli è più congeniale, l’importante è rivolgersi a psicologi abilitati e guardarsi da pseudo professionisti.

Come scegliere lo psicologo?

Decidere di rivolgersi ad uno psicologo è il più delle volte l’ultimo anello di una lunga catena di sforzi mediate i quali si è cercato di gestire il “problema” – qualunque cosa questo termine possa rappresentare – con i tentativi più consueti e familiari: qualche cosa, nelle nostre consuete modalità decisionali, non basta a far tornare i conti.

Forse sono gli altri che ci rendono la vita impossibile, forse è la nostra testa o il nostro corpo che ci gioca brutti scherzi? O forse riconosciamo di essere noi stessi a non riuscire ad “aggiustare il tiro” e ad adattarci a quelli che possono essere i piccoli e grandi cambiamenti che la vita ci pone.

Ad ogni modo eccoci qui, alle prese col nostro “problema”, mentre meditiamo – con diffidenza o con urgenza, con speranza o con timore – di andarne a parlare in una consulenza con uno psicologo.

Ma, se non abbiamo mai avuto occasione di incontrarne uno, probabilmente ci sentiremo anche un po’ confusi riguardo i canali da utilizzare per individuare un professionista che faccia il caso nostro.

Dunque, come attrezzarsi? Vediamo le possibilità a disposizione dell’utenza e le modalità che ognuno, in base alle proprie preferenze e necessità, può scegliere di adottare.

 

Scegliere lo psicologo

Prima è bene partire dall’ovvio: assicurarsi di rivolgersi realmente ad uno… psicologo! Non è un sottile gioco di parole, ma una precisazione che, specie per chi si affida a canali “anonimi” come la rete di internet, può essere utile.

Ogni psicologo che possa in termini di legge definirsi tale dev’essere laureato in psicologia, abilitato mediante un esame di Sato e, di conseguenza, iscritto regolarmente all’albo professionale della propria regione di appartenenza; questi albi sono consultabili pubblicamente mediante il sito dell’Ordine Nazionale degli Psicologi o i siti dei vari ordini regionali che riportano, in alcuni casi, anche i canali di contatto dei singoli professionisti.

 

Chi è e cosa fa lo psicologo?

 

Scegliere lo psicologo: Asl e consultorio

Detto questo, un’altra questione di preliminare importanza è la decisione di rivolgersi ad una struttura pubblica o presso un professionista privato.

La disponibilità di psicologi nelle ASL varia molto da regione a regione; ad ogni modo è bene sapere che, in base al proprio indirizzo di residenza, ogni cittadino afferisce ad una specifica ASL e, mediante questa, al relativo Dipartimento di Salute Mentale che fa capo alle varie strutture del territorio; se decidete di rivolgervi al Servizio Pubblico è bene quindi che prendiate contatto col Centro di Salute Mentale o – qualora sia presente – con il Consultorio della vostra zona.

Potrebbe darsi che presso le strutture pubbliche ci siano liste di attesa o la possibilità di un numero o di una durata di trattamenti limitati; queste strutture prevedono un accesso gratuito in alcuni casi o mediante il pagamento di un tiket sanitario dietro presentazione dell’impegnativa del medico di base.

 

Invio da parte di amici e medici di base

Nel caso in cui si decida di rivolgersi ad uno psicologo che lavori presso il suo studio privato le modalità per scegliere un professionista di riferimento possono essere diverse.

Un primo riferimento può essere il medico di base che potrebbe avere uno o più nominativi da indicarvi non lontani dalla vostra zona. Ci sono poi amici o parenti che stiano loro stessi facendo un percorso psicologico (non è detto che questa sia una modalità sempre accettabile, non tutti amano divulgare il nome del proprio psicologo perché la sentono come una cosa molto privata, ad ogni modo per questa via potreste ottenere un nominativo a cui rivolgervi che non sarà naturalmente lo stesso di quello del vostro amico o parente) o che conoscano per amicizie dirette o indirette degli psicologi.

Questi sono i canali privilegiati da chi preferisce contattare un professionista referenziato o consigliato da altri, non solo per garanzia di rivolgersi ad una persona competente, ma anche perché, alle volte, contattare uno psicologo che qualcuno di cui ci fidiamo già conosce risulta in prima battuta più rassicurante, fa sembrare un po’ meno estraneo anche il professionista che andremo ad incontrare sebbene, sul piano di realtà, ancora non lo conosciamo.

 

Scegliere lo psicologo tramite internet

In ultimo, ma non per importanza, esiste il vasto mondo di internet, per alcuni versi più rassicurante – dato il relativo anonimato che garantisce (non tutti sono propensi a dire ad altri che vogliono consultare uno psicologo) – per altri più confusivo data la vastità di informazioni disponibili.

Esistono psicologi o associazioni che hanno dei loro siti web, e altri psicologi che compaiono in portali online che raggruppano elenchi di professionisti suddivisi per regione; c’è chi espone in chiaro un tariffario fisso e chi no, chi opta per un primo incontro gratuito e chi meno, chi espone una descrizione più articolata della propria attività e che si propone in modalità apparentemente più neutrali.

Ognuno di questi, e molti altri dettagli, può essere di molta o di nessuna importanza; probabilmente qualunque criterio adotterete non sarà tanto importante in sé, ma piuttosto come pretesto per permettervi di fare ad ogni modo una scelta che vi consenta di arrivare, con il vostro “problema”, a consulto da un esperto.

Ma, ricordate, i migliori esperti della vostra vita rimanete voi stessi…

 

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