Diventare sessuologo

Il sessuologo clinico è quella figura che aiuta la persona ad avere una visione più completa del mondo della sessualità. Come si fa a diventare sessuologo? Quali sono gli ambiti di intervento e i percorsi formativi per intraprendere questa professione?

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La sessuologia riunisce in sé un esteso ambito dottrinario che comprende lo studio degli aspetti biologici, etologici, medici, psicologici, pedagogici, culturali e sociali della sessualità e il sessuologo è lo studioso che si occupa di sessuologia nei diversi ambiti applicativi del sapere e della ricerca: le sue conoscenze possono trovare applicazione a scopo clinico, terapeutico ed educativo pur restando argomento di competenza multidisciplinare aperto ai contributi provenienti dalla preparazione specifica del singolo.  

 

Con ‘sessuologo’ tendiamo in realtà riferisci a qualsiasi figura che operi nell’area della sessualità umana e della salute sessuale come l’andrologo, il ginecologo, lo psicologo o lo psicoterapeuta, l’educatore sessuale, il sociologo o l’antropologo del comportamento sessuale e nell’accezione più consueta, il sessuologo è riconosciuto come lo specialista cui rivolgersi per disturbi alla sfera della propria sessualità intervenendo sulle disfunzionalità che ostacolano o rendono difficile una piena espressione della propria vita sessuale. 

 

Ma se nell’immaginario comune il sessuologo trova facile collocazione, a livello professionale e legislativo si tratta di una figura in via di definizione. Ne parliamo con Marco Inghilleri, vicepresidente della Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale (SISES) e psicologo, psicoterapeuta sessuologo del centro Interattivamente di Padova.

 

“Il sessuologo clinico è la figura di riferimento per le problematiche psicologiche della sessualità e dei disturbi sessuali e che vede lo psicoterapeuta e la psicoterapia come trattamento – premette Inghilleri -, in coerenza anche con quanto deliberato dal Collegio dei professori e ricercatori di ruolo di Psicologia Clinica delle Università Italiane, i quali hanno indicato tra i tanti ambiti di pertinenza della Psicologia clinica proprio la Psicosessuologia. Le problematiche della sfera sessuale sottendono sempre, quando siano di origine psicogena e in assenza di correlati organici, una qualche implicazione di natura personale o della vita affettiva di coppia. Questo proprio perché la sessualità umana, oltre ad avere aspetti di carattere bio-medico, è soprattutto ‘qualcosa per qualcuno’ e non può essere mai disgiunta dai significati che le persone attribuiscono alle loro esperienze. La sessualità umana non è mai un fatto squisitamente “meccanico”, ma si contraddistingue, al contrario, per un suo coinvolgimento di natura emotiva e psichica, affrontabile attraverso un percorso di psicoterapia individuale o di coppia. “L’intervento in sessuologia clinica è sempre un atto psicoterapeutico anche perché la terapia dei disturbi sessuali e delle problematiche relative alla vita sessuale ha come scopo non soltanto la dissoluzione del problema sessuale, ma anche il mantenimento del benessere psicosessuale raggiunto. Il modello psicoterapeutico su cui si basa la prassi di intervento clinico, proposto dal Centro di Psicoterapia e Sessuologia clinica di Padova, fa riferimento alla Psicoterapia dei Costrutti Personali (PCP) elaborata da George Kelly”.

 

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Diventare sessuologo, tipologie di intervento

  • La consulenza sessuologica è un intervento breve (pochi colloqui) a carattere prevalentemente informativo rivolto al singolo o alla coppia. Qui si affrontano temi legati a difficoltà temporanee, a disturbi di lieve entità o a disagio nelle relazioni.
  • Nella consulenza sessuologica si affrontano problematiche riguardanti la sessualità al fine di permettere una piena e soddisfacente espressione della vita sessuale. Si può lavorare tramite la consulenza sessuologica con interventi mirati per chiarire gli elementi che gli consentiranno alla persona di vivere meglio la sua sessualità o per definire un percorso più strutturato da intraprendere.

 

Diventare sessuologo: la formazione e il percorso di studi

“Il titolo di sessuologo clinico è rilasciato da una scuola di specializzazione quadriennale dopo aver conseguito la laurea in Psicologia – spiega Inghilleri -. Sessuologo è chiunque si occupa di sessualità.

 

In Italia sono diverse le società che propongono questa specializzazione. Un Albo unico dei sessuologi non esiste, esistono albi interni in cui le singole associazioni scientifiche iscrivono i corsisti che hanno fatto i loro master assumendosi così la responsabilità. Il sessuologo può avere anche una formazione medica che, in questo caso, avrà contemplato anche l’approfondimento personale”.

 

Diverse scuole in Italia sono propongono corsi di formazione con specifico orientamento conseguente a un modello psicoterapeutico e l’insegnamento dell’approccio più coerente nel fronteggiare le problematiche sessuali. Ecco alcuni riferimenti: 

 

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Diventare sessuologo: caratteristiche della professione

“Nel rapporto tra psicoterapeuta sessuologo e persona, il principio attivo è la relazione che si costruisce – chiarisce il vicepresidente di S.i.s.e.s. –. Lo psicoterapeuta deve stare sullo sfondo perché il protagonista è il paziente. Il compito stesso della terapia è di essere al servizio di qualcuno: il rapporto clinico tra psicologo psicoterapeuta e persona sta nell’accompagnarlo mettendo a disposizione le migliori qualità umane in quanto il vero esperto in questa relazione è proprio la persona che ricorre a noi, il cosiddetto “paziente”, è lui il maggior conoscitore di sé stesso. In relazione a uno stimolo, ciascuno di noi reagisce in risposta non allo stimolo stesso, ma al significato che gli attribuisce. In questa professione possiamo tranquillamente affermare che ‘Si è terapeutici, non si fa il terapeuta’”.