Andropausa, sintomi e come affrontarla

Andropausa e menopausa sono la stessa cosa? Se intuitivamente coincidono con lo stesso periodo di vita fanno riferimento a fenomeni differenti. L'uomo sperimenta un passaggio fisico e psicologico che lo porta ad accettare l'invecchiamento, anche nella sfera sessuale dove il ruolo della compagna resta fondamentale

Andropausa, sintomi e come affrontarla

La menopausa è un momento importante per la donna di cui si parla molto, così come il momento del menarca. Negli uomini le tappe del cambiamento del corpo e della sua maturazione biologica e sessuale passano molto più sordina.

Questo è anche il caso dell'andropausa, cioè quell'insieme di sintomi fisici e psicologici che insorgono tra i 50 e i 70 anni che segnano il passaggio ad una nuova fase della vita sessuale e non solo degli uomini, sebbene non sia interamente paragonabile alla menopausa femminile.

 

Il climaterio maschile

Gli uomini non presentano una ciclicità ormonale legata alle loro capacità riproduttive tanto spiccata come le donne e quindi anche i loro cambiamenti sono ovviamente differenti da quelli del gentil sesso.

L'andropausa è più vicina al climaterio. Questo termine fu coniato da un astrologo greco (Cristodemo) il quale riteneva che ogni 7 anni gli individui sperimentano delle fasi critiche dello sviluppo: il climaterio si presentava verso i 49 anni e nelle donne si manifesta con la cessazione del ciclo mestruale, mentre nell'uomo abbiamo una serie di altri cambiamenti.

 

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Cos'è l'andropausa?

Nell'uomo questa fase si accompagna in modo più vistoso con i cambiamenti nella vita sociale e lavorativa, non essendoci mai una vera cessazione dell'attività degli organi riproduttivi e considerato anche l'arco temporale vasto entro cui si inserisce.

L'andropausa quindi fa riferimento a quel periodo di passaggio caratterizzato da: ingresso alla pensione, riduzione dell'attività intellettiva e a volte anche della vita sociale, intensificazione dei segnali di vecchiaia e debolezza e generale cambiamento delle abitudini di vita.

Tutti questi scombussolamenti, come per la donna, possono sfociare in un generale e diffuso disorientamento (non ci si ritrova più nel proprio corpo e nelle proprie scelte di vita), senso di frustrazione e possibili sintomi depressivi.

A livello corporeo anche l'uomo sperimenta una serie di cambiamenti ormonali; la presenza di testosterone nel sangue varia e ciò va ad incidere sulla funzionalità dei testicoli, la produzione di spermatozoi, perdita di elasticità dei tessuti del pene e aumento del volume della prostata.

I deficit fisici riguardano perlopiù la sfera sessuale e della sessualità, ma il vissuto psicologico resta forse l'aspetto più evidente dell'andropausa.

 

Il ruolo della compagna

Il calo dell'eccitabilità, del desiderio e le erezioni meno efficaci sono tra i sintomi che più colpiscono l'uomo e in tal senso il ruolo della compagna è fondamentale. Secondo la psicologa Claudia Cardinali molto dipende dal rapporto antecedente.

Una vita sessuale vissuta in armonia e complicità e una comunicazione di coppia aperta e libera offre all'uomo la possibilità di aprirsi, di essere rassicurato e anche di poter trovare insieme un nuovo accordo.

Quando lui si chiude resta alla donna l'opportunità di far emergere il problema per affrontarlo; due sono le reazioni più tipiche: 

1. la compagna, forte di una relazione aperta, riesce ad affrontare l'argomento senza creare imbarazzo e senza scatenare frustrazione e/o aggressività e accettando il cambiamento;

2. la donna non accetta la nuova vita sessuale e collude con la reazione del compagno. In questo caso è consigliabile incontrare un sessuologo o uno psicologo con cui trovare una nuova soluzione!

 

Comunicazione al maschile, comunicazione al femminile