L'autoritarismo religioso

L'autoritarismo religioso è un atteggiamento psicologico nei confronti dell'Assoluto basato sul totale assoggettamento dell'individuo. Secondo alcuni psicologi è una chiave di lettura per comprendere il fenomeno delle sette.

L'autoritarismo religioso

Il vissuto religioso è una tematica che è molto interessante per la psicologia perché si tratta di una prospettiva esistenziale che è in grado di influenzare molti aspetti del benessere psicologico. Come per molti altri comportamenti, anche in questo caso la moderazione è la via preferibile: cosa succede quando ci facciamo prendere dall'autoritarismo religioso?

 

Così l'autoritarismo religioso?

Il fondamentalismo religioso che oggi viene identificato con un atteggiamento oltranzista nei confronti della religione, è un termine coniato all'interno del Protestantesimo per indicare il ritorno ai fondamenti religiosi. L'autoritarismo religioso, cioè la cieca fiducia in ciò che la religione predica si basa su questo atteggiamento. In psicologia ci sono diverse definizioni del fenomeno: secondo Bob Altemeyer, Professore Associato di Psicologia all'Università di Manitoba autore di The Authoritarian Specter e Enemies of Freedom, Understanding Right Wing Authoritarianism, il fondamentalismo religioso si basa sulla convinzione che esistano delle verità fondamentali ed infallibili, certezza sostenuta anche dall'inerranza della Bibbia (cioè la sua infallibilità perché scritta sotto ispirazione divina). Il tutto si accompagna ad una sorta di rifiuto dei processi di secolarizzazione.

 

L'atteggiamento verso la religione

Sebbene la religione abbia degli effetti in termini spirituali, la psicologia della religione cerca di comprendere come si associ al benessere e come essa venga integrato nella vita quotidiana degli individui. Erich Fromm ha distinto per primo due atteggiamenti di base: la religione umanistica e l'autoritarismo religioso. Nel primo caso l'individuo vive la religione incentrandola sull'uomo che è prima di tutto uno strumento per vivere meglio con se stessi. La relazione con l'assoluto non è temuta, ma è basata sulla libera espressione delle proprie idee. La religione autoritaria invece viene vissuta come una fonte di controllo sul soggetto. L'assoluto è colui che impone la propria superiorità sull'umano che non può fare a meno di obbedire.

 

Autoritarismo e movimenti religiosi

La distinzione di Fromm è stata molto utile perché l'autoritarismo religioso è un elemento che è stato utilizzato per comprendere la diffusione e il successo di movimenti religiosi estremi in cui l'individuo viene schiacciato e a cui viene negata ogni libertà di scelta. Il problema delle sette religiose è lo svelamento graduale della propria natura per cui l'individuo si sente inglobato nel movimento a poco a poco. L'autorità si incarna nella figura del leader carismatico che non si propone come semidio, ma come una persona il cui grande amore non conosce confini e deve essere messo a disposizione di tutti. Il leader è al centro del plagio mentale. Purtroppo chi è per sua natura soggetto ad una visione autoritaria, non mette in discussione questo progressivo schiacciamento dell'individuo che è quanto di più lontano dalla spiritualità religiosa.