Come usare i test per l’assertività

Per testare un’abilità professionalmente importante come l’assertività occorre seguire alcuni passaggi preliminari. Prima di tutto scegliere una definizione e un modello teorico di riferimento e poi optare per la valutazione individuale o di gruppo: vediamo insieme come

Come usare i test per l’assertività

L’assertività fa parte di quelle skill che vengono molto richieste dal mondo del lavoro e per le quali vengono sviluppati percorsi formativi specifici. I test sull’assertività cercano quindi di certificare la presenza di certe caratteristiche in un candidato. Lo stile assertivo si basa sulla fiducia in sé e nelle proprie idee che vengono esposte sinceramente e senza prevaricare l’altro. L’assertività si combina con l’empatia e l’apertura alle idee altrui senza censura.

 

Test sulle componenti dell’assertività

Per costruire un test sull’assertività, occorre prima di tutto definire quali siano i comportamenti da valutare. La comunicazione assertiva fa riferimento a una modalità attraverso cui interagire con gli altri. Tale stile è caratterizzato da:

- partecipazione attiva e non solo ‘reattiva’;
- atteggiamento fiducioso nelle proprie idee e in quelle degli altri che non vengono scartate a priori;
- esposizione sincera di sé e difesa di ciò che si pensa senza prevaricazione;
- comunicazione aperta dei propri sentimenti e atteggiamento empatico rispetto al mondo emotivo comunicato dall’altro.

 

I test per l’assertività come competenza sociale

Alla base di ogni test ci deve essere un modello teorico di riferimento che sia solido e affidabile. A partire dagli anni Cinquanta gli psicologi si sono interessati all’assertività e hanno sviluppato due filoni principali: clinico e pedagogico. Il primo riguarda ovviamente la pratica psicoterapeutica, cioè il ruolo che l’assertività ha nella diagnosi e nella cura. Se parliamo dell’assertività nel mondo del lavoro, il filone pedagogico è quello cui far riferimento. L’assertività è considerata una competenza sociale, cioè non è solo una dote, ma è la capacità di scegliere il comportamento migliore rispetto alla situazione da gestire. La formazione ha un duplice obiettivo, quello di fornire degli strumenti e anche la consapevolezza del proprio stile per poterla utilizzare in modo ottimale. Valutare con dei test diventa allora il primo passo per porre le basi di questa competenza.

 

I test per l’assertività: la valutazione individuale e di gruppo

La valutazione individuale si basa sull’uso di test ‘carta e matita’: una serie di domande con cui si cerca di stabilire quali comportamenti assertivi sono presenti nel corredo comportamentale dell’individuo. Spesso si valutano contemporaneamente lo stile assertivo, passivo e aggressivo, perché nessuno ha un solo stile in sé, ma piuttosto un profilo di stili, un mix unico e personale. Per avere un’idea di come sia composto un gruppo, il test sull’assertività può essere seguito da una discussione in plenaria durante la quale i partecipanti espongono il proprio punto di vista circa un problema o una questione che viene presentata dal moderatore. L’interazione diventa quindi una finestra sul comportamento effettivo del gruppo.

 

Fonte immagine: Rego – d4u.hu