Internet in aiuto agli anziani soli

La solitudine è uno dei peggiori problemi che possa affliggere la vita dell'anziano e si classifica ai primi posti come causa di depressione in questa fascia d'età. Le Nuove Tecnologie e Internet possono venire in aiuto grazie alla loro natura (ormai) altamente sociale

 Internet in aiuto agli anziani soli

Internet e anziani è un connubio che non si sente molto spesso: quando si parla di nuove tecnologie è più facile pensare ai giovani (in termini di opportunità e difficoltà) o all'ambito lavorativo.

Eppure la vita sociale è un fattore molto importante nella vita di un anziano; l'aumento della popolazione over 65 e degli anni vissuti dopo i 65 mettono in luce una nuova serie di sfide, nonostante la società sembri interessarsi poco ai bisogni di questa fascia d'età.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità un dato preoccupante è l'incidenza della depressione che colpisce il 10% della popolazione anziana e addirittura un 40% se consideriamo le depressioni lievi.

Le cause sono sia biologiche, ma anche psicosociali: l''invecchiamento porta ad una nuova ristrutturazione di sé e delle proprie relazioni sociali e sono queste che a volte vengono a mancare.

In questo frangente, internet può venire in aiuto degli anziani soli offrendo una comoda finestra sul mondo e un'opportunità per nuovi incontri.

 

L'emergenza anziani in estate

 

Effetti positivi di internet sugli anziani

Gli esempi degli effetti positivi di Internet sulla vita sociale degli anziani soli cominciano a moltiplicarsi in letteratura; vediamo qualche esempio che possa darci un quadro semplice, ma chiaro.

  • La University College of London ha analizzato il comportamento di 4500 volontari anziani, in particolare sull'uso di Internet come fonte di informazione per la propria salute. Dopo diversi anni di osservazione è stato notato come fossero non solo più informati, ma anche più attivamente ingaggiati nella salvaguardia del proprio benessere e come ciò li rendesse più propensi anche ad uscire e a cimentarsi in nuove attività.
  • L'università di Exter (GB) ha offerto e monitorato l'uso di tecnologie touchscreen per il periodo di un anno a 76 partecipanti  tra i 60 e i 95 anni di età. Dopo un training iniziale di 3 mesi sull'uso dei principali social network, della posta elettronica e di skype sono stati osservati degli effetti interessanti: i ricercatori hanno registrato un potenziamento delle prestazioni cognitive e della propria autostima che sono sfociati in un miglioramento della vita sociale.
  • La  Michigan State University ha studiato più in profondità il rapporto tra Nuove Tecnologie e depressione in un campione di oltre 3000 degenti in case di cura. Coloro che utilizzavano abitualmente internet aveva il 33% di probabilità in meno di sviluppare una depressione. Questi anziani sono interessati per lo più ai mezzi di comunicazione (mail in primis) che permettano loro andare oltre gli impedimenti fisici che possono aver sviluppato.

 

...e in Italia?

Non siamo tanto indietro, come spesso pensiamo del nostro paese; gli interventi a favore degli anziani per colmare il digital divide a loro sfavore si stanno moltiplicando, anche grazie alle direttive europee in termini di Active Ageing.

Diversi sono gi attori che si muovono in tal senso: si va dalle Fondazioni (pensiamo al programma di alfabetizzazione digitale promosso da Fondazione Vodafone), alle Università (a Milano partirà ad Ottobre una ricerca/intervento su tablet e vita sociale degli anziani che vedrà impegnato il gruppo di ricerca del Prof. Carlo Galimberti dell'Università Cattolica) per arrivare alle istituzioni e alle associazioni locali.

Insomma, qualcosa si sta muovendo e direi anche a vantaggio del nostro futuro!

 

La socializzazione e le comunità online