Immagini mentali e meditazione

Le immagini mentali sono come i nostri pensieri: possono avvicendarsi spontaneamente e confusamente nella nostra mente; imparare ad osservarle senza giudicare è uno degli aspetti più importanti della pratica della meditazione

Immagini mentali e meditazione

Le immagini mentali, come le immagini che si presentano spontaneamente alla nostra mente quando chiudiamo gli occhi e rivolgiamo l’attenzione a noi stessi, possono sembrare un elemento di distrazione; in realtà le varie pratiche di meditazione sfruttano le loro potenzialità per raggiungere uno stato di concentrazione interiore.

 

Un’immagine per iniziare a meditare

Le tecniche di meditazione sono moltissime e apparentemente molto diverse fra loro, si va dalla più classica meditazione buddhista statica e contemplativa alle tecniche attive che coinvolgono il movimento del corpo o il suono della voce, alle pratiche più d’avanguardia come la mindfulness che reimpiega in modo “laico” molti dei principi della tecniche di meditazione ai fini del benessere psicologico.

Le immagini mentali fanno parte, esattamente come i pensieri, dei contenuti della nostra mente, sono presenti alla nostra coscienza e possono venir utilizzate in modi diversi nella pratica della meditazione.

La nostra mente è abituata a muoversi di continuo e ad essere sempre impegnata su un qualcosa: un’idea, un oggetto, un pensiero ricorrente; non possiamo pensare di riuscire a calarci in una sorta di “vuoto mentale” improvviso, il nostro cervello non funziona come le moto da corsa: non può passare istantaneamente dal massimo grado di accelerazione ad uno stato di inattività, bisogna andare per gradi.

Ed è per questo che molte tecniche di meditazione, per aiutare a distogliere l’attenzione dai pensieri e dalle preoccupazioni ricorrenti e abituali, utilizzano nella fase iniziale un oggetto su cui far convergere tutta l’attenzione della mente.

Questo oggetto può essere un mantra sonoro che viene ripetuto regolarmente, può essere semplicemente il ritmo del proprio respiro, ma può essere anche un’immagine.

Si tratta spesso di osservare con la più completa e totale attenzione un oggetto, anche semplice come una candela accesa, e poi di chiudere gli occhi e far diventare questo oggetto un’immagine mentale sulla quale continuare a far convergere tutta la propria attenzione escludendo dal proprio campo di coscienza qualunque altro pensiero.

 

Come iniziare a meditare, senza stress

 

Lasciar andare senza giudicare

Raggiunto uno stato di profonda concentrazione interiore e rilassamento – paragonabile per certi aspetti a quello che è possibile raggiungere con alcune tecniche di rilassamento occidentali come il Training Autogeno – è possibile approcciarsi ai contenuti che affollano la propria mente con un atteggiamento di passiva osservazione invece che di attivo coinvolgimento.

Questo vale non soltanto per i pensieri, ma anche per le immagini mentali: quelle che affluiscono alla propria mente spontaneamente possono essere osservate semplicemente e lasciate andare..

Il primo passo nella meditazione è infatti non quello di calarsi nel vuoto mentale, quanto quello di essere presenti, col maggior grado di consapevolezza possibile, proprio ai contenuti della mente – immagini mentali, pensieri, preoccupazioni – osservarli senza giudicarli e imparare a lasciarli andare senza cercare di trattenerli o di modificarli.

Questo non solo alimenta un atteggiamento di compassione e tolleranza verso sé stessi, ma permette di fare esperienza di una cosa: non siamo identificati con i nostri pensieri o le immagini della nostra mente, possiamo utilizzare la nostra mente senza farci controllare da essa.

 

Come "curano" le immagini mentali?