Il linguaggio del corpo durante un colloquio di lavoro

Il linguaggio del corpo è un importante canale di comunicazione che deve essere gestito durante un colloquio di lavoro. Ecco i segnali maggiormente considerati secondo una ricerca della Robert Half, ma ricordate che il selezionatore usa gli stessi mezzi per confondervi.

Il linguaggio del corpo durante un colloquio di lavoro

Ormai è nota e condivisa l'importanza della comunicazione non verbale. Inizialmente ciò veniva attribuito alla natura spontanea e non intenzionale del linguaggio del corpo, ma oggi è chiaro che non tutta, né sempre, la componente non verbale della comunicazione è uno specchio dell'anima altrui. Conoscere il proprio stile e adattarlo alla situazione è un'arma vincente soprattutto in momenti particolari, ad esempio durante un colloquio di lavoro.

Oltre il curriculum

Un ottimo curriculum non basta, il colloquio di lavoro è un assaggio della persona in quanto tale e il modo in cui ci si presenta è fondamentale! Questo, in sintesi, è la conclusione cui è giunta una indagine condotta dalla società di ricerca di personale qualificato Robert Half International, condotta su un campione di 100 direttori del personale. L'analisi del linguaggio corporeo è una componente essenziale durante il colloquio per offrire un quadro positivo di oltre che delle proprie competenze che emergono da curricula sempre più qualificati. La sfida si gioca anche altrove, cioè sulla componente umana. Attenzione, questo non significa modificare il proprio stile per giungere a degli standard ottimali; il rischio è quello di apparire falsi e artificiali. I consigli che vengono dagli esperti sono spunti di riflessione per comprendere il proprio linguaggio corporeo e gestirlo al meglio.

 

Come sfruttare il linguaggio del corpo?

I dati delle ricerche effettuate sui colloqui di lavoro ci vengono in aiutano per comprendere punti di forza e debolezza. Ciò che viene maggiormente apprezzato, secondo Robert Half, sono: i saluti (una stretta di mano decisa e non sudata), movimenti lenti e controllati che non trasmettano ansia al selezionatore e un contatto visivo costante, ma reso vivace dalla mimica facciale cordiale.

Se ti stai chiedendo cosa evitare, ecco una breve lista di errori: sguardo sfuggente, stretta di mano "molle", agitazione sulla sedia o cattiva postura, eccessiva gesticolazione e/o autocontatto. Ma come fare ad evitare tutto ciò? Purtroppo la risposta è semplice, ma non sempre gradita. Provare, provare, provare è la chiave per osservarsi, correggersi e farsi passare la paura.

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E il linguaggio del corpo del selezionatore?

Anche il selezionatore possiede un proprio stile corporeo, ma non è detto che il suo scopo durante un colloquio di lavoro sia quello di apparire sincero. Gli stessi gesti che in un candidato verrebbero interpretati come segnali di noncuranza (busto spinto all'indietro) o di maleducazione (gesto sfuggente) sono delle potenziali armi usate intenzionalmente per aumentare il livello di stress.

 

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Immagine | Tetsumo