E tu, che modelli hai?

La Pnl nasce negli anni '70 dal modeling, attività che tutti noi svolgiamo più o meno consapevolmente ispirandoci ai nostri miti

 

Stasera desidero condividere con voi alcune riflessioni che ho maturato negli ultimi giorni. Come sapete, mi occupo di Pnl (programmazione neurolinguistica) e sono un Coach. Sono sempre stata profondamente affascinata dal funzionamento del nostro cervello e quando ho incontrato la Pnl ne sono stata tanto rapita da scegliere di occuparmene per mestiere. Me ne sono innamorata perché vi vedo l’essenza della libertà. Soprattutto, ho trovato strumenti grazie i quali rompere le catene con cui ci hanno e ci siamo legati al fine di. E, come per un cacciavite, un bisturi o tutti gli altri strumenti del mondo, questi possono essere usati a fin di bene o per il proprio egoistico interesse.

 

Purtroppo, più persone e realtà conosco più mi rendo conto di come il secondo uso sia diffuso. Di come le persone finiscano i loro bei seminari e cambino espressione, di come si approfittino della buona fede e dell’ignoranza della materia da parte dei propri interlocutori. Ogni volta ne rimango profondamente colpita e delusa. Mi sono chiesta come mai queste persone abbiano perso l’amore per quello che fanno e abbiano scelto di accantonare qualcosa che per me è tanto importante come l’etica, lacoerenza, l’amore per il dare e si accontentino di fare il loro lavoro in modo mediocre. Come fanno ad agire in modo tanto incoerente rispetto alle loro parole?

 

Credo che nella vita sia sempre questione di scelte: ci sono quelle più facili e quelle più impegnative, ci sono quelle in cui ci si accontenta e quelle in cui si inseguono i propri sogni… Non c’è, a priori, un meglio o un peggio, una scelta giusta e una sbagliata, l’importante è esserne consapevoli e assumersene la responsabilità. Nutro la profonda convinzione che nella vita quel che dai ti torni indietro, che se semini con amore e dedizione il raccolto arriverà e sarà generoso, viceversa se per avarizia non lascerai riposare il terreno lo renderai povero e infruttuoso. Penso ai grandi leader del nostro tempo e a quanto amassero il loro lavoro, a quanta cura e dedizione investissero nella loro preparazione. Penso a Steve Jobs, mio mentore per l’impegno e la coerenza che ha avuto, per la determinazione e l’amore che hanno impregnato la sua vita. Lui che prima di mettere in commercio un nuovo Mac lo provava una settimana per verificare se fosse facile usarlo, che prima di costruire Apple Stores in tutto il mondo se ne fece costruire uno a Cupertino per viverlo, per testarlo. Ci stette per una settimana intera e quando uscì diede ordine all’ingegnere di farlo rifare completamente perché non ne era soddisfatto. Penso a Donald Trump quando afferma “se chi mi chiama maestro sapesse quanto tempo dedico alla preparazione di ogni singola negoziazione, smetterebbe di chiamarmi così”.

 

La Pnl nasce da quello che tecnicamente chiamiamo modeling, il modellare le eccellenze, ovvero dall’estrarre e replicare le strategie di modelli di successo. Negli anni ’70 spinti dal desiderio di accrescere le potenzialità umane Richard Bandler e John Grinder studiarono quelle particolari persone che eccellevano nei loro campi chiedendosi quale fosse la strategia da loro utilizzata per ottenere tali risultati. Con questa analisi si accorsero che queste persone applicavano strategie di comportamento che potevano essere riprodotte. Da qui nasce la convinzione secondo la quale, se esiste un individuo al mondo che riesce ad eccellere in una determinata cosa, tutti gli individui possono raggiungere lo stesso risultato, modellando la sua strategia personale per il successo. Ora, chiedo a voi: “quali sono i vostri modelli?” E, cos’è per voi il successo?

 

Tante volte questa mancanza di consapevolezza porta a inseguire obiettivi che non ci appartengono, che, anche quando ottenuti, ci lasciano insoddisfatti. Riflettete e scegliete consapevolmente su quale treno salire. È il vostro viaggio e spetta solo a voi scegliere che valore dargli. E, ricordate, che non scegliere è una scelta.

Un abbraccio
Eleonora