Ansia del Natale: in cosa consiste?

Il Natale è un periodo vacanziero che porta con sé non solo gioia e allegria: le Feste possono suscitare per qualcuno anche ansia e tristezza. Vediamo il perché di questo stato d'animo

Ansia del Natale: in cosa consiste?

A Natale dovremmo sentirci tutti più buoni e forse anche più felici.

Questo almeno lo stereotipo che fonda l’immaginario collettivo e su cui fanno leva le campagne pubblicitarie che in vista delle Feste non lasciano tregua invitandoci costantemente a comprare, festeggiare, addobbare, regalare in nome di una frenesia e di un’impazienza che spesso finisce per prendere il sopravvento.

Ma al contrario di quanto possa sembrare, ansia e tristezza sono tutt’altro che infrequenti nel periodo natalizio.

 

L’ansia del Natale

Un primo aspetto utile da considerare è la frenesia che accompagna il periodo prenatalizio che, nella stragrande maggioranza dei casi, è scandita anche da ritmi e tempi lavorativi serrati e faticosi da rispettare.

Almeno nel nostro Paese, infatti, le Feste di Natale sono accompagnate da un lato da un caos e da una confusione metropolitana che rendono spesso difficoltoso spostarsi e svolgere la normale routine lavorativa; dall’altro da scadenze e vacanze forzate che spesso hanno del paradossale: già ben prima del 25 dicembre uffici, spedizioni, lezioni e molte altre attività di servizi rallentano o modificano i propri ritmi in vista dello stop natalizio.

Tutto questo costringe spesso a uno stress lavorativo maggiore del solito mentre ci si affanna parallelamente ad acquistare regali, organizzare pranzi e inviti familiari, a programmare partenze.

In questo modo è facile che il Natale sia vissuto essenzialmente come una sorta di obbligo sociale, come una specie di “secondo lavoro” lasciando poco spazio al genuino piacere di stare insieme.

 

Vittime dello stress natalizio?

 

Il Natale fra passato, presente e futuro

Un altro fattore che entra in gioco nell’ansia del Natale è quello temporale: passato, presente e futuro si mescolano con esiti imprevisti sovrapponendo – come ne “Il lungo pranzo di Natale” di Thornton Wilder – il Natale di ieri, quello di oggi e quello di domani.

Il Natale è infatti la festa in Famiglia per eccellenza, spesso occasione di riunione della propria famiglia attuale con quella di origine, di riedizione di vecchi e nuovi dissapori o del ricordo di chi non c’è più.

Potremmo dire che, su un piano esplicito e manifesto, il Natale celebra la presenza: degli affetti e del piacere di stare insieme, resi tangibili dallo scambio di doni e dagli addobbi festosi.

Tuttavia, su un livello implicito il Natale evoca, a volte potentemente, il concetto esattamente opposto: ovvero quello dell’assenza. Il Natale può rinnovare il lutto di perdite affettive importanti, sottolineare rotture dolorose come quelle che avvengono con un divorzio o una separazione.

Il confronto fra ieri e oggi, fra il Natale dell’anno passato e quello dell’anno presente può essere carico di ambivalenze e suscitare vissuti di ansia o tristezza che stridono con lo stereotipo della gioia totale e della felicità a tutti i costi a cui sembrano invitarci i Babbi Natale di cui sono addobbate le case o le vetrine scintillanti dei negozi.

 

Tempo di bilanci e buoni propositi

In ultimo, ma non per importanza, il Natale – essendo in prossimità alla fine dell’anno e celebrando anche simbolicamente una nuova “nascita” – è irrinunciabilmente tempo di bilanci.

Le Feste sono spesso occasione per guardarci indietro all’anno appena trascorso, porre valutazioni su noi stessi e ciò che abbiamo o non abbiamo realizzato.

Non di rado operiamo questa “resa dei conti” implicitamente, quasi senza accorgercene salvo un vissuto di indefinita tristezza che ci pervade o un’ansia strisciante per l’incertezza del futuro.

Meglio allora cogliere intenzionalmente il Natale come occasione per rivedere i nostri obiettivi, “aggiustare il tiro” su come vanno le cose nella nostra vita e sfruttare questo come opportunità per ridefinire le nostre priorità rispetto a quello che vogliamo realizzare.

I buoni propositi si fanno sempre, ma occorre siano realistici e veramente in sintonia con le nostre possibilità e i nostri desideri.

 

Ritrovare il significato del Natale 

 

Per approfondire:

> I disturbi d'ansia