La logica del quotidiano

Il pensiero quotidiano non è caratterizzato dalla logica aristotelica bensì da una serie di piccole astuzie grazie alle quali prendiamo decisioni velocemente.

La logica del quotidiano

Nel pensiero classico la logica è la scienza del pensiero, ovvero dei procedimenti attraverso i quali si passa da un’argomentazione all’altra.

Già Aristotele parlava del sillogismo come un susseguirsi di premesse che permettono in modo coerente ad una conclusione convincente.

La logica consta di una serie di strategie che però non caratterizzano il pensiero quotidiano che, invece, ricerca, sulla base dei risultati del passato, di ragionare velocemente.

 

Le inferenze

Alla base del ragionamento ci sono le inferenze: processo che consiste nel giungere a delle conclusioni a partire da una serie di premesse date.

La qualità delle inferenze è ciò che contraddistingue il pensiero quotidiano dalla logica così come studiata dai filosofi.

I grandi pensatori hanno spesso sottolineato il ruolo della deduzione come sinonimo di pensiero corretto, dote intellettuale che caratterizza i grandi geni, ma, nei pensieri di tutti i giorni, non è così presente.

La deduzione è un processo in cui si verificano certe condizioni:

> Si va dal generale al caso particolare;

>si applica una regola conosciuta;

> nella conclusione si  esplicitano delle conoscenze che sono implicite nelle premesse.

“Tutti i fagioli in quel cesto sono bianchi. Questo fagiolo arriva da quel cesto. Questo fagiolo è bianco” . Il risultato di questo ragionamento è certo, non implica nessun errore e consente di arrivare a delle conclusioni assolutamente certe.

 

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Abduzione e induzione

La logica del quotidiano si è sviluppata in modo da sveltire le nostre conclusioni e permettere di giungere a delle conclusioni non necessariamente vere, ma che abbiamo una loro funzionalità sociale.

Utilizzare la deduzione non è semplice e implicherebbe uno sforzo cognitivo tale da impedire al cervello di concentrarsi su altro.

Ecco che allora subentrano abduzione e induzione, inferenze meno inattaccabili, ma che apparentemente non hanno nulla da invidiare alla deduzione.

> L’induzione è un ragionamento che parte dal particolare per estenderne la validità al caso generale: "Questo fagiolo arriva da quel cesto. Questo fagiolo è bianco. Tutti i fagioli in quel cesto sono bianchi.”

> L’abduzione è una forma meno nota, ma non per questo meno utilizzata nel quotidiano: a partire dalle conclusioni e conoscendo una regola, si ricostruiscono le premesse. Può essere sintetizzata come la logica” del senno di poi”: “Tutti i fagioli in quel cesto sono bianchi. Questo fagiolo è bianco, allora questo fagiolo arriva da quel cesto”.

 Qualcuno potrebbe faticare nel comprendere cosa non va in questo ragionamento, tanto è automatico per noi utilizzarlo.

Il problema consiste nel grado di certezza della premessa che viene sviluppata che non va considerata come una teoria, ma solo come una ipotesi ancora da verificare.

 

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