Distrazione cronica: sintomo o malattia?

La distrazione cronica può essere un tratto caratteriale ma anche il sintomo di un disturbo più serio come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività nell’adulto. Vediamo di cosa si tratta

Distrazione cronica: sintomo o malattia?

La distrazione cronica può avere differenti cause e caratteristiche.

Ci sono persone apparentemente “distratte”, perennemente con la testa fra le nuvole che sembrano non badare a molti dettagli di quello che fanno; possono risultare esasperanti o anche divertenti per gli altri, spesso rivelano di avere una mente creativa e la capacità di utilizzare al meglio il pensiero divergente piuttosto che quello analitico razionale.

La distrazione cronica può essere tuttavia in altri casi il sintomo di un disturbo da deficit di attenzione e iperattività che non si manifesta solo nell’infanzia ma può essere presente anche in età adulta.

 

La distrazione cronica: le possibili cause

La distrazione eccessiva può essere un messaggio che la nostra mente ci sta inviando per segnalarci un momento di forte stress o stanchezza; se questa diventa cronica rischiamo di andare incontro ad un esaurimento emotivo vero e proprio.

In altri casi la distrazione cronica non ha a che fare con fasi o momenti particolari della vita, risulta piuttosto un tratto caratteriale o comportamentale stabile della persona che definisce pervasivamente la sua modalità di gestire e affrontare la realtà.

 

Un tratto caratteriale da bilanciare

Essere perennemente con la testa fra le nuvole non è sempre indice di cattiva volontà o di mancanza di interesse o impegno per ciò che si sta facendo.

La distrazione può rappresentare, specie se cronica, una modalità caratteriale mediante la quale si escludono molti dei dettagli esterni di quello che accade o che si sta facendo: questa può essere una modalità difensiva per non farsi sovraccaricare dalle situazioni esterne.

La distrazione cronica, può essere anche associata, specie nelle personalità introverse, ad un’elevata capacità di ricorrere al pensiero divergente per individuare soluzioni creative ai problemi.

Non si tratta quindi di un aspetto del tutto negativo, sebbene tutti i tratti caratteriali possano risultare di ostacolo se espressi in modi assoluti, vanno piuttosto ammorbiditi e smorzati con il contributo dello sviluppo di altri aspetti della personalità.

Questo è quello che progressivamente avviene durante lo sviluppo e tutto l’arco di vita della persona. Si tratta di bilanciare i tratti caratteriali più forti, compresa la distrazione cronica, per tramutare i nostri difetti nei nostri migliori pregi!

 

ADHD nell’adulto

La distrazione cronica può essere anche sintomo di un disturbo che se non individuato può comportare inutili disagi e sofferenze alla persona, si tratta del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, ovvero l’ADHD nell’adulto.

Sebbene si tenda troppo spesso ad abusare della diagnosi di ADHD nei bambini, essa rimane invece sorprendentemente sottovalutata negli adulti, per quanto si tratti spesso di persone che risultano essere non di rado genitori di bambini con ADHD.

Iperattività, inattenzione e impulsività possono prendere il sopravvento limitando o interferendo con i più vari contesti di vita, in questo caso la distrazione cronica è solo uno degli elementi che sono causa di sofferenza e insoddisfazione per la persona.

Riconoscere quando la distrazione cronica rientra in un quadro di ADHD dell’adulto permette di poter offrire interventi terapeutici, di sostegno e psicosociali appropriati.

 

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