Il significato psicologico della superbia

La superbia è nota per essere uno dei peccati capitali, ma che significato e conseguenze ha a livello psicologico?

Il significato psicologico della superbia

La superbia è uno dei peccati capitali, uno dei peggiori comportamenti che, secondo la religione cattolica, affetta un essere umano.

La superbia, però, non è frutto del Cristianesimo perché è nota la sua presenza nella mitologia greca e, anche in questo caso, prevedeva punizioni esemplari.

Un esempio è quello di Prometeo che, pur volendo aiutare il genere umano, agli occhi degli dei passò il segno, ovvero prese una decisione al di là della sua posizione e importanza: rubare il fuoco per donarlo agli uomini.

La presenza della superbia, già nelle riflessioni dell’antichità, è sicuramente indice della sua rilevanza nella natura umana, ma che significato ha a livello psicologico?

 

Ma cos’è la superbia?

La superbia è l’atteggiamento tipico di chi ha un’alta considerazione di Sé, dei propri meriti, delle proprie qualità e che tendenzialmente si considera superiore agli altri.

Il superbo è caratterizzato da 2 qualità:

> confronto con gli altri;
> tendenza alla violenza.


Cos'è la superbia
? La credenza di essere migliori non è sufficiente per il superbo che ci tiene a misurarsi continuamente con gli altri.

Tale confronto non è mai “leale” perché il superbo racconta agli altri e a se stesso una visione della realtà edulcorata: tutto ciò che lo riguarda è meglio di quanto lo sia in realtà, mentre i punti forti che riguardano le altre persone vengono percepite in modo peggiorativo.

Quando l’abbellimento non basta scatta una reazione violenta (di intensità variabile). Per il superbo è inaccettabile essere messo di fronte alla realtà dei fatti: qualcuno è meglio di loro oppure, loro stessi hanno qualità o prestazioni inferiori.

 

Una difesa inaccessibile

Il superbo  non necessariamente nasce tale e il suo percorso di “maturazione” può avere radici profonde che giungono dall’infanzia.

Il bambino che non viene accettato, di cui non ci si cura o che viene continuamente sminuito soffre del mancato riconoscimento della sua individualità.

Una possibile reazione, una difesa alla propria fragilità, è quella di negarla a tutti e soprattutto ai propri occhi.

Per non restare ulteriormente ferito dalle critiche è utile rifugiarsi in un Olimpo irraggiungibile a tutti e che può essere difeso solo dalla forza, dato che non esistono convinzioni ragionevoli a carico.

 

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