L'aggressività passiva: a volte è meglio sfogarsi

L'aggressività è un'emozione naturale, ma quando è eccessiva porta a delle conseguenze negative. Non si tratta solo di "perdere il controllo", ma anche di non manifestare le giuste reazioni. L'aggressività passiva è l'insieme di reazioni rabbiose sopite che possono evolvere in una personalità passiva.

L'aggressività passiva: a volte è meglio sfogarsi

 

L'aggressività non è sempre associabile ad uno scoppio irrefrenabile di reazioni fisiche o verbali. La rabbia può essere manifestata in molti modi silenti a seconda del nostro carattere, della situazione o dell'effetto che si voglia ottenere. L'aggressività passiva consiste proprio in questo atteggiamento di totale chiusura nei confronti dell'altro, negandogli anche la possibilità di far fronte al risentimento.

 

Controllo o aggressività passiva?

Le emozioni non dovrebbero mai essere lasciate a loro stesse: gestire le proprie reazioni è segno di salute psicologica anche nel caso dell'aggressività. In questo caso il controllo si mischia e si confonde con l'incapacità di esprimersi e rischia di evolvere in un comportamento aggressivo - passivo. Ci sono quattro segni tipici che definiscono l'aggressività passiva:

  1. dare ragione verbalmente e comportarsi come se l'interlocutore avesse torto;
  2. accettare le conseguenze dello scontro, ma agire di malavoglia;
  3. vendicarsi per il torto subito;
  4. agire contro se stessi per ripicca.


Le origini dell'aggressività passiva

Secondo un filone di indagine l'aggressività passiva si inserisce in un quadro comportamentale tipico: la personalità passiva che è fortemente influenzata dall'educazione ricevuta durante l'infanzia. Le caratteristiche di tale educazione sono la rigidità e il carattere contradditorio. Questi bambini sono stati esposti e stimoli educativi ambivalenti, per cui uno stesso comportamento è stato a volte premiato e a volte punito senza spiegazione. L'aggressività passiva nasce anche come difesa nei confronti di richieste eccessive per un bambino che reagisce chiudendosi alla richiesta che gli viene imposta. Spesso ciò accade quando ad un genitore dominante se ne associa uno passivo e al bambino non resta che protestare nell'unico modo che conosce: ribellandosi e facendo i capricci.

Le famiglie che coltivano l'aggressività passiva hanno altre due caratteristiche: iperprotezione e perfezionismo. Un atteggiamento iperprotettivo impedisce al bambino di misurarsi con la realtà e quindi avere fiducia in se stesso. L'atteggiamento passivo è solo un altro modo di sfuggire alle sfide negate. L'aggressività passiva è tipica anche di quelle famiglie che ambiscono ad un'immagine perfetta in cui non si sono scontri e quindi si evita lo scontro diretto.

fonte immagine: pikadgl3