Primi giorni di scuola elementare: bambini che crescono

L’ingresso nella scuola elementare costituisce per ogni bambino una tappa molto importante fatta di nuove opportunità di apprendimento e socializzazione e nuove piccole ma fondamentali responsabilità; i bambini sono in grado di andare incontro con entusiasmo ed energia a questi cambiamenti. Attenzione, quindi, a non condizionarli con le proprie ansie e aspettative

Primi giorni di scuola elementare: bambini che crescono

I primi giorni di scuola elementare stanno simbolicamente a rappresentare l’inizio di una fase di passaggio cruciale sia sul piano dell’apprendimento che su quello dello sviluppo globale del bambino coincidendo con il passaggio dalla prima alla seconda infanzia. A partire dai 5-7 anni, infatti, i bambini acquisiscono nuove capacità e competenze sul piano cognitivo-affettivo insieme a maggiori possibilità sul piano fisico e staturale. Si tratta di un cambiamento importante che coinvolge tutta la famiglia nel suo insieme.

 

Primi giorni di scuola anche per mamma e papà

Il primi giorni di scuola elementare segnano l’inizio di un piccolo ma significativo distacco fra bambino e genitori; il nuovo ambiente che lo aspetta, infatti, è costituito di tempi, regole e richieste differenti da quelle a cui è abituato in famiglia unitamente a nuove modalità di relazione sia con agli adulti (le maestre) che con i coetanei. In poche parole, la famiglia cessa, da questo momento in poi, di rappresentare un punto di riferimento esclusivo per il bambino avviandosi un processo di autonomia che si amplierà man mano negli anni. I primi giorni di scuola, pertanto, possono essere fonte preoccupazione non solo per il bambino ma anche per i genitori; niente di male purché lo si ammetta a sé stessi cercando di evitare di contagiare con la propria ansia lo stato d’animo del futuro scolaro.

 

Primi giorni di scuola: quando andare in primina?

Il primo giorno di scuola elementare per alcuni bambini può essere talvolta anticipato di un anno: si tratta di coloro che fanno la primina lasciando quindi un po’ prima dei loro compagnetti di giochi della scuola materna. Sia che si tratti di un fatto anagrafico (nati a dicembre-gennaio), sia di bambini apparentemente “precoci” - orgoglio dei genitori a parte - non è sempre detto che la primina sia la soluzione ottimale. I vantaggi che un bambino può dimostrare sul piano cognitivo e dell’apprendimento potrebbero non corrispondere ad uno sviluppo altrettanto precoce su quello socio-affettivo necessario per adattarsi alle regole e ai tempi della scuola elementare.

 

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Primi giorni di scuola: un nuovo inizio

I primi giorni di scuola elementare sono quindi tali sia per il bambino che per i genitori: se questi ultimi sapranno accettare e gestire le proprie naturali incertezze, riconoscendo fiducia al futuro scolaro egli sarà in grado di andare incontro alla sua nuova vita con l’entusiasmo e la curiosità di cui i bambini sono capaci.

 

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Immagine | mishmoshimoshi