Padri autorevoli, padri autoritari

I padri non sono più quelli di una volta, ovvero padri autoritari: oggi puntano all'autorevolezza. C'è ancora incertezza però sul significato di questo aggettivo; come si ottiene rispetto se non esigendolo?

Padri autorevoli, padri autoritari

La festa del papà è un appuntamento annuale che non dovrebbe ridursi al classico regalo della cravatta. A livello familiare è un momento per festeggiare la figura del papà e di quanto fa per la famiglia; nella società diventa un momento di riflessione su come la figura paterna stia evolvendo.

Un tempo il padre rappresentava una figura meno tenera e più severa, oggi anche gli uomini riscoprono un’educazione più basata sull’affetto senza però che questo li renda meno padri autorevoli e non più autoritari.


Autorevoli o autoritari?

Autorevoli o autoritari? Questo è il dilemma di molti genitori, forse a volte nato anche per un po’ di confusone tra i termini. Cerchiamo di fare chiarezza.

Essere autoritari era di moda fino a non poco tempo fa: era quell’atteggiamento per cui i genitori in virtù della loro posizione all’interno della famiglia davano regole senza tante spiegazioni ed esigevano un’assoluta obbedienza.

Oggi a questa comunicazione a una via si preferisce un rispetto maggiore del bambino e di quello che può e deve comprendere perché sappia il motivo di una richiesta o di una regola genitoriale. Il genitore autorevole è quindi fermo, sa cosa vuole ottenere e insegnare, ma cerca di ascoltare e spiegare.

Purtroppo, nel clima di incertezza che colpisce i genitori oggi, l’autorevolezza è stata scambiata per un atteggiamento lassista, molto morbido che quasi lascia al bambino la facoltà di decidere o meno di capire. Il genitore autorevole sa, anche quando non si può spiegare qualcosa perché è troppo presto! Come far passare il messaggio? I

l padre autorevole si riconosce dal tono della voce, risoluto, ma non minaccioso, ed è un padre (un genitore più in generale) che non ha paura delle proprie insicurezze e sa di non avere tutte le risposte, senza che questo mini l’immagine che il figlio ha di lui!

 

Genitori autoritari, si o no?

 

Nostalgia del passato

La confusione odierna sul ruolo paterno non riguarda solo i genitori stessi. Anche la scienza si pone dei quesiti, magari non tanto sul genere, ma piuttosto sui ruoli.

Il padre padrone di un tempo, figura assente e molto autoritaria, ben si inquadrava in uno scenario in cui i compiti erano suddivisi in modo chiaro. Il bambino ha bisogno di figure protettive che assolvano a funzioni differenti: una che coccola e offre sicurezza (tipicamente la madre) e una che spinge all’esterno della famiglia (tipicamente il padre).

Posto che si tratta di ruoli che possono essere assolti da chiunque in una coppia genitoriale, oggi sembra più difficile capire chi fa cosa rendendo tutto più confuso.

 

Il padre “modello” è un padre credibile

Allora, qual è questo padre modello che oggi potrebbe funzionare? Una risposta ci arriva dall’Università del New Hampshire ed è la credibilità.

I bambini crederanno nell’autorevolezza del padre quando da lui arriverà un messaggio coerente con il suo comportamento che lo renderà credibile.

I ricercatori hanno utilizzato uno studio longitudinale che è durato 5 anni (a partire dall’autunno del 2007) attraverso cui hanno osservato bambini fino al loro ingresso all’adolescenza. Sono stati valutati gli effetti di tre stili educativi genitoriali: permissivo, autorevole e autoritario.

Lo stile autorevole è quello che ha visto crescere nei figli la convinzione che i genitori fossero legittimati a dare delle direttive e ciò ha portato ad un minor numero di comportamenti antisociali e delinquenziali tra di loro.

I genitori autoritari, nel tentativo di basare tutto su una presunta superiorità, hanno ottenuto l’effetto contrario, ponendo le basi per un forte scontro generazionale. I ricercatori consigliano una figura credibile, coernte che esige rispetto e ascolto, ma anche aperto al dialogo!

 

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