Educazione alla salute dentro e fuori la scuola

Per educare alla salute sono possibili più strade: concentrarsi su come contrastare le patologie o illustrare le buone pratiche preventive che aiutano a mantenere la salute e ad affrontare la malattia. I programmi educativi sono utili a scuola tra i ragazzi, ma tanti consigli sono indicazioni che valgono per tutta la vita

Educazione alla salute dentro e fuori la scuola

L’educazione alla salute è una parte fondamentale del percorso di crescita dei figli ed è stata interpretato in molti modi diversi. L’interpretazione positiva fa riferimento a tutte le pratiche di prevenzione che aiutano a non ammalarsi o a comportarsi in modo adeguato quando si è ammalati.

Purtroppo la visione che passa maggiormente è che l’educazione alla salute sia centrata sulle cause della malattia, quindi con una prospettiva più medica. Chiedersi quali siano le buone pratiche che mantengano in salute è una pratica più vicina alla psicologia positiva o comunque ad orientamenti basati sulla prevenzione.

L’educazione alla salute non riguarda solo i bambini e le indicazioni che provengono da casa e da scuola, ma sono insegnamenti che possono essere accolti a qualunque età.

 

L'educazione alla salute: consigli

Uno stato di buona salute non necessariamente combacia con un’assenza totale di malattie, piuttosto con uno stile di vita sano. Molti elementi difficilmente controllabili (come la predisposizione genetica) concorrono a determinare la salute, ma 4 sono gli elementi principali che aiutano a mantenerla nel tempo:

1. controllare la qualità del cibo. Nonostante il largo uso di cibi preconfezionati è indispensabile limitare i cibi ricchi di grassi e zucchero e fare largo uso di frutta e verdura. Mangiare sano previene malattie quali obesità, diabete e disturbi al cuore e al cervello;

2. attività fisica regolare. Non è necessario un allenamento olimpionico: camminare permette di bruciare le calorie, tonificare i muscoli e mantenere elastiche le articolazioni;

3. dormire il giusto numero di ore. La deprivazione di sonno abbassa le difese immunitarie e rende il cervello più stanco e lento nell’elaborazione delle informazioni;

4. preservare la salute mentale. Mente e corpo sono strettamente legati, non bisogna sottovalutare l’effetto dell’umore, dello stress e dell’ansia.

 

L’educazione della salute a scuola

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sancito l’importanza di includere nei curricula scolastici l’informazione e la formazione alla salute per educare le nuove generazioni. Un servizio di educazione alla salute dovrebbe promuovere il benessere attraverso dei comportamenti consapevoli e responsabili.

La provincia autonoma di Bolzano ha tradotto queste indicazioni in un programma che include promuovere stili di vita positivi, contrastare le patologie più comuni e le dipendenze, potenziare l’attività fisica e motoria dentro e fuori la scuola, sostenere la diversità di genere e il corretto uso delle nuove tecnologie.

Un’altra iniziativa interessante è il sito stammibene.it che fa parte di un progetto educativo della Regione Toscana dedicato ai ragazzi la cui età è compresa tra gli 11 e i 15 anni e ai loro genitori. La navigazione è guidata da Alex, un ragazzino che insegna utili suggerimenti per stare bene. La veste è prettamente ludica e divertente.

 

Educazione alla salute: aiutare gli altri

Chi educa alla salute diventa un interlocutore in grado di sollecitare la riflessione sui fattori protettivi della salute e la loro conversione in comportamenti efficaci.

Da un punto di vista cognitivo i percorsi di educazione alla salute stimolano i processi decisionali e di presa di posizione per vivere diversamente lo stato di salute e di malattia.

Ad esempio, si può aiutare i malati a superare il blocco esistenziale che spesso colpisce chi vive una patologia.

 

Il benessere psicologico come ponte tra mente e corpo