Diventare padri sì o no?

Diventare padri sembrerebbe una scelta non più così scontata per molti uomini di oggi chiamati ad un ruolo genitoriale più presente ed attivo del passato, a conciliare anche loro lavoro e famiglia e a rinunciare a qualcosa della propria autonomia. Piuttosto che rischiare di essere dei padri assenti, meglio rimandare i propri progetti e intanto sempre più neo-papà cercano aiuto e sostegno sul web.

Diventare padri sì o no?

Il ruolo dei pardi nell’attuale società sembra essere chiamato oggi ad un maggior coinvolgimento sul piano emotivo ed educativo non riducendosi al solo sostentamento economico e materiale dei figli. Al bando i padri vecchia maniera quindi e intanto quella di diventare padri diventa una scelta sempre più ponderata.

 

Padri a tutto tondo

Uno studio dell’Università di Basilea ha intervistato un gruppo di uomini appartenenti ad una fascia di età fra i 20 e i 65 anni di cui la metà aveva figli, l’altra metà no. Ciò che maggiormente ostacolerebbe la scelta della paternità sarebbe la minaccia alla propria autonomia e al tempo libero e la preoccupazione di dover conciliare carriera e vita familiare. Quello che emerge è quanto il ruolo dei padri sia associato ad aspettative e standard piuttosto elevati. Fra tutti gli intervistati, infatti, sembra condiviso il fatto di non voler essere dei padri assenti, rivelando di sentirsi chiamati ad un coinvolgimento e ad un impegno genitoriale “a tutto tondo”. Se questo non lo si sente possibile, meglio rinunciare o rimandare la scelta della paternità (N.Wehner, K. Kassner, D. Baumgarten, Männlichkeit und Familiengründung zwischen Persistenz und Wandel, FamPra - Die Praxis des Familienrechts, 2010, 2, 295-314).

 

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I padri si incontrano online

Interrogarsi e ponderare le sfide e le difficoltà che il diventare padri comporta sembrerebbe quindi un fenomeno tutto dei nostri tempi che, a differenza della maternità, non trova sostegno in una tradizionale rete di supporto fra pari come accade invece per le donne. In tale ottica può essere letto il recente fenomeno che vede il diffondersi di forum e chat room dove padri e neo-papà accedono per confrontarsi fra loro trovando in internet quel supporto che loro manca. In questi contesti i padri si scambierebbero informazioni, incoraggiamento e supporto ai propri dubbi e allo stress quotidiano (Eriksson H, Salzmann-Erikson M., Supporting a caring fatherhood in cyberspace - an analysis of communication about caring within an online forum for fathers, Scandinavian Journal Caring Sciences, 2013, 27,1, 63-9).

 

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Diventare padri fra pari

Spesso i forum online sono quindi un modo per i padri di non sentirsi delle “mosche bianche” in un mondo sociale dove la presenza e l’impegno delle madri ancora predomina e dove non esistono riti di passaggio che aiutino gli uomini a compiere quel percorso di attesa e di preparazione identitaria alla genitorialità che invece la gravidanza consente alle future mamme (Jennifer M. StGeorge, Richard J. Fletcher, Fathers Online: Learning About Fatherhood Through the Internet, Journal of Perinatal Education, 2011, 20, 3, 154–162). Prepararsi ad entrare nel ruolo di padri e alle modificazioni che questo comporta nella propria identità di uomini sembra quindi attualmente un’esigenza sempre più sentita dei futuri o potenziali papà che cercano, realmente o virtualmente, modelli e punti di riferimento non negli uomini delle generazioni passate, appartenenti ad modello di paternità autoritaria non più attuale, ma a quanti hanno vissuto o vivono oggi la stessa esperienza.

Un patrimonio di memoria collettiva e di sapere condiviso in gran parte da costruire…

 

Immagine | Pixabay